Torna a scrivere a RietiLife Milo, piccolo reatino con disturbi dello spettro autistico. Il suo problema, nato a scuola, è serio. Ecco le sue parole. RietiLife è a disposizione per le repliche a [email protected]
Cari Redattori,
ancora una volta ho bisogno di Voi per far arrivare la mia voce a chi di competenza! Sono Milo… Vi ricordate di me? Quest’anno frequento la quarta elementare, ma purtroppo le buche che incontro lungo il mio cammino scolastico si fanno sempre più numerose e profonde e, invece di agevolare la mia crescita, la rallentano inspiegabilmente, nuocendo anche alla gestione quotidiana della mia famiglia. Oggi (venerdì, ndr) , a ora di pranzo, la Dirigente Scolastica del mio Istituto ha emanato una circolare che revoca il servizio di accoglienza che, fino a stamattina compresa, consentiva ai genitori di accompagnare i propri figli a scuola alle ore 7.50 per poter andare a lavoro. Da lunedì tutto questo non sarà più possibile perché esulerebbe (così si evince dalla circolare) dal contratto di lavoro degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. Che novità è questa? Finora nessuno se ne era accorto? E, soprattutto, come si fa ora? Come faranno mamma e papà a stare in ufficio alle 8.00 se io potrò entrare a scuola solo alle 8.20?
Possibile che gli Enti preposti non siano in grado di trovare una soluzione conciliante e vicina alle famiglie in modo da fornire un’alternativa che garantisca la continuità di un servizio così prezioso ed irrinunciabile, peraltro risalente alla notte dei tempi e ormai consolidato per consuetudine? Ricevere una comunicazione simile di venerdì, senza possibilità di replica o di organizzazione consona, dovrebbe essere vietato per legge!
Già siamo al paradosso se pensiamo che sono stato iscritto al tempo pieno per esigenze di famiglia e il servizio di mensa non inizia mai con l’inizio delle lezioni! Addirittura, sembra che quest’anno non si riesca ad avviare la refezione scolastica nemmeno nella prima settimana di ottobre! OTTOBRE, capito?! Le lezioni sono iniziate il 12 settembre e dopo tre settimane non si disporrà ancora della cucina? Perché tutti gli interpellati in merito scaricano la responsabilità della decisione gestionale, dichiarandosi pronti a partire, a differenza dell’altro? Ogni anno la stessa storia, sebbene settembre arrivi sempre tre mesi dopo giugno…ogni anno!
Uffa, caro Giornale: la mensa no, l’accoglienza no…perché, a differenza dei miei amichetti che frequentano gli Istituti limitrofi, non posso mai ricevere puntualmente ciò per cui ho scelto di iscrivermi a questa scuola, di cui con tanta fatica continuiamo a difendere l’esistenza e l’operatività? Stavolta temo che nemmeno Babbo Natale potrà risolvere la questione, ma se, tra i lettori ci fossero la Fatina dei Denti e il Genio della Lampada, sono certo che troverebbero una soluzione, visto che le altre figure istituzionali preposte sono solo di fantasia!
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