Grazie. Ci sentiamo di cominciare così, dai ringraziamenti. Liberi sulla Carta ama da sempre rovesciare i punti di vista. Nasce per questo. In quattro giorni, dal 15 al 18 settembre, l’offerta di appuntamenti al Polo culturale di Santa Lucia è stata unica, gratuita, centrata e concentrata sul reale sostegno alle proposte indipendenti e coraggiose, come quelle degli editori che aderiscono alla fiera.
“Liberi sulla Carta tornava con la sua formula completa dopo tre anni – commenta Fabrizio Moscato, direttore del Festival – eppure il filo che lega gli editori, gli scrittori, i lettori e i grandi artisti che si sono alternati sul palco di LSC sembra non essersi mai spezzato. Grazie a chiunque, in qualsiasi ruolo e con qualsiasi misura, ha contribuito a questo innegabile successo”.
Ringraziamo le Istituzioni per il sostegno e la collaborazione: la Regione Lazio, il Comune di Rieti, la Fondazione Varrone; un lavoro corale e coeso che ha permesso la realizzazione di questa nuova edizione di Liberi sulla Carta. Un ringraziamento va anche a tutti coloro che, fra artisti, ospiti e partner organizzativi o commerciali, hanno accettato di partecipare. Grazie agli editori che, tornati dopo tre anni, hanno scommesso ancora una volta su Liberi sulla Carta.
Un programma che ci ha reso orgogliosi, a partire da giovedì con Federica Cacciola eStefano Fresi accompagnato dalla Rieti Jazz Orchestra, Ranieri Rossi, Carolina Orlandi e Sergio Rizzopassando per Gilda Policastro, l’altissima performance Paolo Nori, il sorprendente Paolo Calabresi, per la prima volta a Liberi sulla Carta e Gioacchino Criaco; e ancora: la strepitosa Anna Foglietta, GajaCenciarelli, Valeria Rossi, il gigante Michele Santoro. A Paolo Rossi e il suo “Stand Up Classic” lachiusura della XIII edizione di Liberi sulla Carta.
Grazie a Radio Kaos Italy e Margherita Schirmacher per aver raccontato, passo dopo passo,ogni nostro evento in “Ticket to Read”; grazie ai giovanissimi ragazzi di Radio Praxis, presenza costante e speranza per il futuro. Grazie ai meme della Community reatina “Ma Fregate” che ci hanno restituito un punto di vista ironico – e iconico – di questa manifestazione. Grazie, infine, a tutte le testate che hanno scelto di darci spazio.
#qualcosarimane. Al prossimo anno.
Foto: Riccardo FABI©