Un’ora di pioggia, battente. Forse anche meno. E la parte bassa di Passo Corese, e più in generale dell’intera sponda tiberina della Sabina, reatina e romana è andata in tilt. Incredibile, ma vero. Dove fino a qualche giorno fa si parlava (quasi) solo degli ingenti danni lasciati dagli innumerevoli incendi dell’estate, l’autunno è piombato come una bomba. E con la bomba d’acqua che questa mattina, giovedì 8 settembre 2022, ha riportato alla luce problemi vecchi di anni. Decenni.
Caos a Passo Corese. Via Giacomo Matteotti, riqualificata appena 20 giorni fa; via Garibaldi, il cui manto stradale, con annessi marciapiedi e paratie, sono stati messi a nuovo nemmeno 6 mesi fa; via XXIV Maggio, oggetto di un massiccio intervento di riqualificazione della rete fognaria; niente ha resistito alla pioggia, che ha riportato le lancette dell’orologio agli inizi del Duemila.
E la fotografia, purtroppo da decenni, è sempre la stessa: il sottopasso ferroviario che collega via XXIV Maggio, via dei Bretoni e via Garibaldi si è allagato, dicono i testimoni, in “neanche 10 minuti”; a via XXIV Maggio la bomba d’acqua non ha risparmiato scantinati e piani terra di abitazioni ed attività commerciali. A Via Garibaldi è andata anche peggio; il che ha dell’incredibile, se si pensa che la strada è stata rimessa a nuovo una manciata di giorni fa, e che le decine di migliaia di euro spese a nulla sono servite per arginare la furia dell’acqua.
“Un evento eccezionale”, diranno il sindaco di Fara Sabina e l’assessore alle manutenzioni, Fabio Bertini, entrambi della Lega Nord, ai commercianti increduli di via Garibaldi. Non tanto per l’accaduto, quanto per le parole degli amministratori – riprese, a quanto pare, anche da alcuni cellulari – che hanno giudicato “eccezionale” un fenomeno che ormai si ripete sistematicamente da anni.
“Le forti piogge di queste ore fanno emergere a Fara Sabina, ancora una volta, nuovi e vecchi problemi mai risolti – tuona il segretario comunale del Partito democratico, Alessandro Spaziani – se da una parte è evidente la difficoltà di arginare questi fenomeni temporaleschi, dall’altra è inaccettabile che zone recentemente riqualificate (fognature comprese) non siano in grado di arginare l’emergenza. In via Garibaldi, tutte le attività sono allagate e vanno incontro a ingenti danni. Via Farense, appena riasfaltata, è un fiume d’acqua e non è percorribile. Per non parlare del sottopassaggio ferroviario, dove la storia si è ripetuta. Addirittura in Via Giacomo Matteotti, chiusa per un mese appena una manciata di giorni fa per rifare le fognature, ha visto proprio le fogne a rischio esplosione.
“Credo sia ora di affrontare il problema in modo serio – continua Spaziani – cercando di risolverlo alla base. È evidente che non basta più coprire tutto con una colata di asfalto o cemento buttando centinaia di migliaia di euro. Le cose non solo vanno fatte, vanno fatte bene”.
La Salaria out a Monterotondo. Non va bene nemmeno nell’hinterland: a Fiano Romano non si contano i danni e i disagi provocati alle violente piogge della mattina, mentre a Monterotondo la statale Salaria è rimasta chiusa al traffico dalla rotatoria d’accesso alla zona industriale al semaforo del “vecchio cinema” per diverse ore, con il traffico veicolare deviato, non senza disagi, su percorsi alternativi. Solo a metà pomeriggio, grazie anche alla clemenza del meteo, la situazione è tornata alla normalità. Anche qui, purtroppo, una storia vista e rivista.
“La fortissima pioggia di oggi ha portato diversi disagi in Sabina, e anche nel nostro Comune, in particolare nella frazione di Passo Corese – dichiara il sindaco di Fara in Sabina, Roberta Cuneo – Coinvolte anche due vie oggetto di un recente intervento, via Matteotti e via Garibaldi. Con i tecnici abbiamo effettuato diversi sopralluoghi, e per le due vie sopra citate convocato una riunione urgente con la ditta e il direttore dei lavori per fare il punto della situazione. Si tratta infatti di opere il cui lavoro è ancora in corso, quindi non ultimate e da collaudare. L’intensità della pioggia di oggi è certamente straordinaria, ma questo non deve impedirci di migliorare la modalità di ricezione delle acque. Tanto più visto che questi fenomeni così intensi stanno diventando ormai la normalità. Tutto ciò credo sia necessario a garanzia primariamente della sicurezza della cittadinanza, ma anche di una corretta spesa di fondi pubblici, cosa essenziale per una buona gestione della pubblica amministrazione”.
Foto: RietiLife©