(di Martina Grillotti) Sarebbe stata uccisa e il cadavere e la sua auto ben nascosti: è la pista che stanno seguendo gli inquirenti sulla scomparsa di Silvia Cipriani, la 77enne reatina, ex portalettere a Contigliano e Monte San Giovanni, che è sparita nel nulla dallo scorso 21 luglio. L’ultima a vederla è stata un’amica, vicina di casa a Rieti, poi di lei nessuna notizia e dopo le indagini a tappeto – sia a Rieti che nella zona di Cerchiara dove la 77enne viveva – ora si apre il fascicolo di omicidio e occultamento di cadavere. Sulla Cipriani seguita anche la pista dell’auto inquadrata da alcune telecamere a Montenero che però hanno portato ad un nulla di fatto.
Un omicidio che apre ancor di più il mistero, soprattutto legato a quali potrebbero essere le cause, e dunque il movente, che avrebbero portato all’assassinio della donna. Gli investigatori, sospese le vere e proprie ricerche sul campo ad alto impatto, ora sono alla ricerca del cadavere che, con tutta probabilità, è stato sepolto, o comunque ben nascosto, così come pure la sua auto – una Fiat Palio grigia – che avrebbe potuto dare agli investigatori una pista da seguire in una zona ben precisa. Sull’indagine la Procura della Repubblica del Tribunale di Rieti mantiene il massimo riserbo, l’unica certezza è l’apertura del fascicolo per omicidio mentre sono state escluse le piste di un allontanamento volontario, o anche in stato confusionale, della donna come pure quella di un possibile allontanamento accidentale.
In oltre un mese dalla scomparsa tantissime le segnalazioni, soprattutto sui social, e alla Polizia, di persone che credevano di averla vista aggirarsi in qualche zona della città e della provincia. Perlopiù voci, supposizioni, nessuna certezza e nessun fondamento di veridicità. Ora l’inchiesta prende tutta un’altra svolta e gli inquirenti dovranno capire dove sia stata seppellita e soprattutto chi potrebbe aver ucciso la 77enne reatina.
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