L’Associazione Apicoltori dell’Alto Lazio scrive al ministro Patuanelli. (LA LETTERA) I contenuti emersi dalle bozze del Decreto che il Ministero dell’Agricoltura si accinge a pubblicare preoccupano, e non poco, gli apicoltori. Due gli aspetti che, se confermati, configurerebbero gravi danni per l’Apis mellifera ligustica, l’ape italiana, e per gli apicoltori.
La bozza infatti prevedrebbe per gli apicoltori di quasi tutto il nord Italia la possibilità di acquistare con i contributi europei api non autoctone, l’Apis mellifera mellifera in Piemonte e l’Apis mellifera carnica in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto.
Ricordando gli orientamenti legislativi nazionali ed europei in antitesi con quanto in previsione, l’Aaal esprime la sua contrarietà ad un palese sostegno all’ibridazione dell’ape italiana.
In altro punto la bozza prevedrebbe l’esclusione per gli apicoltori di accedere direttamente agli aiuti previsti cui invece potrebbero attingere Associazioni e Enti di ricerca. Anche in questo caso la posizione dell’Aaal è contraria ritenendo gli apicoltori i soggetti cui devono essere indirizzati gli aiuti in via prioritaria e diretta.
Sottolineando inoltre che l’Aaal ha ricevuto notizia di tali elementi tramite la stampa di settore e non tramite canali ufficiali, si è colta l’occasione per ribadire alla Regione Lazio la necessità dell’attivazione della Consulta Apistica prevista dalla L.R.75/88 luogo deputato al confronto su tali argomenti.
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