(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) Il doppio impegno in poche ore, forse, ha condizionato la sua performance. Mattia Furlani è settimo nel lungo ai Mondiali di Cali, Colombia, in cui si sta misurando con atleti anche due anni più grandi. Lui, da allievo, infatti sta gareggiando con gli under 20. Due nulli e la paura di non entrare nella finale a otto, poi il 7,76 (+0.7) che di fatto è utile per chiudere tra i primi sette junior al mondo, a 14 centimetri dal podio. Mattia Furlani, allenato dalla mamma Kathy e dal papà Marcello, in mattinata aveva saltato per la qualificazione alla finale dell’alto di domani (22.21 italiane, diretta RaiSport).
Con 2,04 ha prenotato una chance di medaglia. Ma non solo: al suo secondo impegno internazionale di fila (dopo Gerusalemme, in cui si è laureato due volte, nell’alto e nel lungo, campione europeo) e dopo i Tricolori (anche lì doppia medaglia con mpi nel lungo), Furlani ha acceso i riflettori su di sé. Per questo debutterà in Diamond League, a Montecarlo: nel circuito più prestigioso dell’atletica mondiale, Furlani salterà solo in lungo in una serata in cui è stata invitata anche Roberta Bruni. A proposito della primatista italiana dell’asta: c’è il suo nome (è un’atleta dei Carabinieri) tra i 101 convocati per gli Europei di Monaco, previsti dal 15 al 21 agosto. Ma non solo: in azione anche il pesista contiglianese delle Fiamme Oro, Sebastiano Bianchetti ed Erika Furlani (Fiamme Oro anche lei), impegnata nel salto in alto.
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