“La Direzione Aziendale della Asl di Rieti, in merito alla richiesta di Cgil, Cisl e Uil che ha come oggetto ‘sollecito convocazione tentativo di conciliazione’, precisa che i lavoratori menzionati nella nota datata 26 luglio 2022 – 19 in tutto, non sono dipendenti della Asl di Rieti ma lavoratori somministrati, dipendenti del soggetto somministratore, che è unicamente l’Agenzia interinale. Su tali lavoratori non esiste alcun tipo di percorso o processo che non sia quello di essere assunti dal somministratore (Agenzia interinale) e da questi inviati in missione presso l’utilizzatore (in questo caso la Asl di Rieti). Inoltre, si tratta di figure professionali non sanitarie: pertanto non erogano “servizi sanitari” come erroneamente riportato nella suddetta nota”: lo dice Asl.
“Diverso il discorso dei contratti a tempo determinato: la Asl di Rieti è stata infatti la prima Azienda Sanitaria del Lazio a rinnovare tutti i contratti a tempo determinato (una misura che ha coinvolto circa 300 lavoratori) fino al 31 dicembre 2022, così come previsto dall’accordo tra le Organizzazioni sindacali e la Regione Lazio. La Asl di Rieti ricorda inoltre che procede secondo quanto stabilito con la Regione Lazio la procedura di stabilizzazione del personale dirigenziale e del comparto, ruolo sanitario e degli operatori socio sanitari della Asl di Rieti in possesso dei requisiti per la stabilizzazione prevista dall’articolo 1, comma 268, lettera B della Legge 234 del 30 dicembre 2021” conclude Asl.
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