A oggi il luogo nel Lazio al primo posto della classifica provvisoria (classifica provvisoria completa su www.iluoghidelcuore.it) è la Chiesa della Fondazione Gregorio Antonelli a Terracina (LT), che viene riproposta al censimento dopo il successo di voti raccolti nel 2020. La chiesa dell’Istituto Gregorio Antonelli di Terracina, attestata già nel Settecento, fa parte dal 1887 dell’orfanotrofio – oggi casa-famiglia – fondato in quell’anno dal conte Agostino Antonelli in memoria del padre Gregorio e da allora affidato alla Congregazione delle Suore della Carità “per provvedere gratuitamente al ricovero, mantenimento, educazione morale e fisica e alla istruzione delle fanciulle orfane terracinesi delle più umili condizioni”. L’edificio di culto, legato alla devozione popolare per un’immagine settecentesca del Salvatore in veste di Gesù Bambino e molto caro ai terracinesi, venne ampliato e decorato nel 1913. La chiesa viene votata perché necessita di urgenti interventi conservativi.
Segue il paese di Civita di Bagnoregio, frazione del Comune di Bagnoregio (VT). Venne fondata dagli Etruschi 2.500 anni fa e divenne un fiorente centro commerciale per via della sua posizione strategica tra il Tevere e il lago di Bolsena. Luogo di grande fascino grazie anche ai molti edifici medievali che vi si trovano, rischia oggi di scomparire a causa dell’inarrestabile erosione della collina e della vallata circostante, che ha dato origine a un paesaggio suggestivo caratterizzato dai calanchi. Detta “La città che muore”, è abitata da una decina di persone ed è raggiungibile soltanto attraverso un ponte pedonale costruito nel 1965. Il Paesaggio culturale di Civita di Bagnoregio è stato scelto nel 2021 dall’Italia come candidato a Patrimonio dell’Umanità, ma al momento la candidatura è congelata per questioni legate alla guerra in corso. Chi promuove la raccolta voti per questo “luogo del cuore” vuole farne conoscere e promuoverne gli aspetti peculiari dal valore fortemente identitario. Il Paese di Civita di Bagnoregio rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.
Inoltre, nella provincia di Rieti si vota per il Monte Acuziano, il primo della catena dei Monti Elci. Questa altura si trova antistante il Monte Buzio, dove sorge l’abitato di Fara in Sabina ed è più solitamente indicata come Monte San Martino. Qui si trovano numerosi resti dell’età del bronzo, mura di una costruzione di epoca romana e numerosi insediamenti legati all’abbazia benedettina di Farfa: la chiesa di Santa Maria Nuova (XI-XII secolo) sulla cima del monte, a circa 500 metri di quota, tentativo mai portato a termine di costruire “un’altra Farfa” in un luogo più difendibile, l’oratorio di San Martino, con annesso complesso eremitico, che probabilmente è coevo alla fondazione della prima abbazia (VI-VII secolo) oltre a una serie di romitori sparsi in tutto il monte. L’Acuziano è uno dei luoghi più suggestivi della Sabina e anche uno dei meno conosciuti. Per salvare i tesori nascosti di questo territorio, che nell’agosto 2021 subì un terribile incendio che ne distrusse l’ecosistema infliggendo danni – seppur limitati – anche ai manufatti dell’uomo, si è attivato al censimento “I Luoghi del Cuore” il Comitato “Per la rinascita del Monte Acuziano”.
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