(di Christian Diociaiuti) Allo scattare delle 18 il nome Fc Rieti non figura tra quelli delle oltre 160 squadre aventi diritto a partecipare alla Serie D. Nessuno ha presentato domanda online alla Lnd. Finisce un’era: quella fatta anche di quattro stagioni totali tra i professionisti e di una solida presenza in D. Il segretario Giancarlo Palma (su Facebook uno struggente post e un grazie al tifo) non ha avuto mandato dalla proprietà (quale?) di presentare la documentazione, e anche se lo avesse fatto avrebbe dovuto dimostrare anche il pagamento di lodi, stipendi, iscrizione e fidejussione per una cifra ben superiore ai 300mila euro. Soldi che nessuno ha tirato fuori.
Il Rieti, così, scompare. Non ci sono deroghe. La matricola a livello sportivo è dormiente e potrà ripartire al massimo dalla Terza; Fc Rieti srl a livello societario non ha scopi senza squadra. Il funerale è già stato celebrato con uno striscione a Porta D’Arce mentre il tifo da giorni discute sui social e addita uno e l’altro colpevole. Il Rieti si è spento nei numerosi passaggi di proprietà (l’ultimo, da Curci al duo Ferretti-De Martino un anno fa), nell’esposizione debitoria, in una mai ben definita situazione sull’impiantistica e su un interesse intorno che non si è mai creato. Una vera controtendenza nell’Italia del pallone.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©