(r.l.) Ieri, giovedì 6 luglio, la IV Sezione della Corte di Appello di Roma ha completamente riformato la sentenza di condanna dell’ottobre del 2021 del Tribunale di Rieti, per il noto caso della gestione dei migranti in Sant’Antonio al Monte.
Maurizio Amedei, Francesco Pennese, Enzo Santilli e Maria Adelaide Santilli avevano presentato atto di appello avverso la sentenza di condanna del Tribunale di Rieti in quanto ritenuta “errata ed ingiusta sotto ogni profilo e ne avevano chiesto la riforma alla Corte di Appello, che, aderendo alle tesi difensive degli imputati, abbondantemente illustrate già in primo grado ma disattese dal Tribunale di Rieti, ha assolto
pienamente Maurizio Amedei (difeso dall’Avv. Angela Boncompagni), Francesco Pennese difeso dall’Avv. Alberto Patarini, Enzo e Maria Adelaide Santilli difesi dall’Avv. Riziero Angeletti, dai reati di associazione per delinquere, truffa ai danni dello stato e malversazione poiché i fatti sono stati ritenuti non sussistenti dalla stessa Corte d’Appello di Roma” spiegano i legali.
Grande soddisfazione da parte di tutti gli imputati ed in particolar modo da Maurizio Amedei che, “coinvolto ingiustamente nel processo, può ora tornare a ricoprire serenamente il prestigioso incarico di Presidente del Comitato Regione Lazio della Federazione italiana Rugby e di membro della giunta del Coni Lazio” si conclude la nota.
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