(ch.di.) “È passato un mese dalla fine del campionato e nulla ci è stato fatto sapere. Sono qui da sette anni e ne ho passate di ogni, ma almeno alla fine della stagione si sapeva, più o meno, che fine avremmo fatto”. Lo sfogo è di Tiziano Tiraferri, capitano del Rieti, che aggiunge: “Nonostante tutti i problemi che ci sono stati in passato, a fine mese avevamo sempre lo stipendio pagato. Magari con qualche giorno di ritardo, ma sempre motivato e giustificato e soprattutto senza prese in giro. Invece da dicembre ci dicono ‘La prossima settimana entrano i soldi’ e poi non prendiamo una lira proprio da fine 2021. E sembra che quelli in torto siamo noi”. Il campionato è finito il 22 maggio, il Rieti è salvo ma che fine farà la società non si sa. Enrico De Martino e Mauro Ferretti hanno manifestato l’intenzione di voler vendere. Si era palesata la chance Arezzo, tramontata sul nascere evidentemente “scoraggiata” dall’esposizione debitoria del club. Esposizione che rispetto al cambio di proprietà sembra ridotta, ma comunque ancora presente.
“La quasi totalità di noi giocatori e dello staff deve prendere lo stipendio. Siamo fermi a dicembre – chiarisce ancora Tiraferri, 24 anni, romano ma reatino d’adozione, in città dal 2015 a parte una piccola parentesi a Castiadas – e ancora non sappiamo nulla del resto dei pagamenti. Tra pochi giorni sarà un mese dalla salvezza e dopo altri 30 giorni scadrà l’iscrizione in D: quando ci verrà detto qualcosa? Io sono qui da sette anni e vorrei restarci, ma a queste condizioni come si fa?”.
La questione stipendi è dirimente: il Rieti deve saldare tutto il dovuto al 31 maggio – oltre ai lodi dei calciatori e per i quali è stato condannato – pena non tanto le penalizzazioni (per i lodi) quanto la non possibilità di iscrizione. Condizione necessaria per iscriversi alla D 2022-2023, è infatti l’aver saldato tutti i debiti sportivi della stagione con calciatori, staff e collaboratori, presentando la documentazione relativa che attesta il saldo. Secondo quanto trapela, il Rieti deve ancora un totale di 35mila euro di stipendi da moltiplicare per i mesi restanti, dunque cinque. Quasi 200mila euro, che vanno sommati agli 11mila euro per l’iscrizione e ai 31mila di fidejussione, senza contare altri diritti d’iscrizione come i 2mila euro per la Juniores.
Ennesima estate rovente per il Rieti, stavolta senza notizie. La scadenza per l’iscrizione è il 15 luglio e il rischio che la società che risponde al nome di Football Club Rieti srl non partecipi al prossimo campionato – a nessuno, non solo in D – è concreta.
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