Sicurezza sul lavoro, Regione presenta vademecum “Cadute dall’alto”

Presentato oggi, nella sede della Regione Lazio, dall’assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio, Claudio Di Berardino il “Vademecum cadute dall’alto”, il documento per la prevenzione degli incidenti sul lavoro in edilizia, in attuazione del Programma Predefinito PP7 – Prevenzione in edilizia- del Piano Nazionale della Prevenzione 2020/2025 adottato con la DGR 970 del 21.12.2021, e che costituisce uno degli strumenti per lo sviluppo del Piano Mirato di Prevenzione (PMP).

Il Vademecum è frutto di un percorso di confronto, condivisione e integrazione per proporre soluzioni finalizzate a tutelare la salute e la sicurezza nei lavori edili, e costituisce uno strumento operativo condiviso, mirato ad un ambito specifico di rischio nel comparto Edilizia, volto sia alla promozione delle buone pratiche di salute e sicurezza che alle modalità di controllo e vigilanza. Esso rappresenta il risultato dell’impegno del tavolo di lavoro, coordinato dall’ Ufficio regionale Sicurezza nei luoghi di lavoro ecomposto da professionisti operanti nei Servizi PreSAL delle ASL e dell’Ispettorato del Lavoro, della Direzione regionale INAIL del Lazio, dell’INPS, da rappresentati sindacali di CGIL e UIL, da rappresentanti CEFME-CTP e Cassa Edile. Le cadute dall’alto continuano a rappresentare una delle cause di infortunio sul lavoro tra le più frequenti e dalle conseguenze spesso gravi. Le principali cause sono la perdita di equilibrio da superfici in quota o lo sfondamento di coperture non portanti. Il settore maggiormente interessato è quello delle costruzioni, durante le fasi di lavoro in quota nei cantieri. Anche se, numerosi eventi interessano attività non propriamente edili, come la pulizia di grondaie o accessi per sopralluoghi e verifiche sullo stato delle coperture.

“Il Vademecum sulle cadute dall’alto è uno strumento che si inserisce in un quadro più ampio di azione. Quella che vogliamo mettere in moto è una risposta di sistema. Come Regione Lazio qualche giorno fa durante la Task Force sul coordinamento della vigilanza in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro abbiamo espresso la nostra disponibilità a realizzare una piattaforma informatica finalizzata all`incrocio dei tutti i dati di competenza dei vari soggetti coinvolti. Dopo l`appello fatto agli organi ispettivi ora bisogna compiere atti concreti. Penso al Piano strategico su salute e sicurezza, pensato con le parti sociali e oggi in discussione in Consiglio regionale nell`ambito della proposta di legge che abbiamo scritto sul tema. Nei giorni scorsi abbiamo avviato una grande campagna di comunicazione regionale per sensibilizzare i cittadini, i lavoratori, i giovani, i datori di lavoro sull`importanza di lavorare in sicurezza. E` in corso il bando regionale per un importo di 5 milioni di euro in materia di formazione sulla sicurezza sul lavoro, rivolto a piccole e medie imprese, lavoratrici e lavoratori. Per poter parlare di sicurezza infatti bisogna che sia il datore di lavoro sia i lavoratori siano informati, formati e assistiti; ciò per uno sviluppo sano del mercato del lavoro e dei servizi che mettiamo in campo nel Lazio. Altro aspetto fondamentale è la Contrattazione d’anticipo per realizzare in ogni luogo di lavoro, in ogni realtà produttiva il confronto preventivo sull’intero processo e organizzazione del lavoro che interessa sia gli aspetti produttivi sia gli aspetti di lavoro. Oggi abbiamo compiuto un passo in avanti cercando di sottolineare l`importanza di agire subito e di puntare sulla prevenzione. Il nostro obiettivo è intervenire prima che l`incidente accada”, così l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Scuola e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.

 

 

Le tipologie di caduta dall’alto:

Sfondamento di copertura non portante

caduta da scala portatile

caduta da parte fissa in quota di edificio

caduta da ponteggi, impalcature fisse, opere provvisionali in genere

caduta all’interno di aperture

caduta da mezzi di sollevamento per lavori in quota

Alcune delle Misure generali di prevenzione:

 

? Adottare prioritariamente misure collettive di protezione contro i rischi di caduta commisurate all’effettiva valutazione del rischio. Le misure per prevenire le cadute sono adottate prima dell’inizio del lavoro e rimangono disponibili in loco fino al termine dei lavori stessi;

? Valutare se si hanno le conoscenze, le competenze, l’esperienza per eseguire lavori in copertura;

? Per operare in maniera sicura, coloro che salgono in copertura oppure operano su una facciata devono essere adeguatamente formati per l’esecuzione di tali lavori. in modo da essere in grado di riconoscere i rischi, comprendere i sistemi di lavoro appropriati e poter svolgere con competenza i relativi compiti;

? Valutare il tipo di copertura dove si vuole salire ispezionandone la parte sottostante (tetto o eventuale solaio) per controllare se ci sono evidenti situazioni di fragilità o ammaloramento della stessa quali ad esempio eccessive curvature delle strutture portanti, presenza di estese macchie di umidità, lucernari, ecc.; se non si è certi della capacità portante del piano di calpestio prima di salirvi vanno adottate  le misure di protezione più adeguate rispetto alle caratteristiche della copertura. In caso di facciate ventilate o continue valutare inoltre la tenuta della struttura portante del sistema, la perfetta efficienza degli ancoraggi e degli altri elementi strutturali.

? Pianificare con cura il lavoro da svolgere in quota al fine di minimizzare il tempo trascorso operando in condizioni di rischio;

? Informare sempre il proprietario o l’Amministratore prima di ogni accesso in quota (copertura o facciata);

? Prevedere la presenza-assistenza contemporanea di un collaboratore quando si accede in quota (copertura o facciata);

? Dotarsi di apparecchiatura per comunicare quali ricetrasmittente o telefono cellulare previa verifica della qualità della ricezione;

? Informare sempre una terza persona della propria presenza in quota e segnalare la propria presenza prima degli eventuali accessi mentre si sta lavorando.

Foto: RietiLife ©

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