Sos caldo negli alveari italiani, dove le alte temperature stressano le api limitando l’attività di raccolta del polline e aggravando una situazione che nell’ultimo anno ha visto dire addio a un vaso di miele italiano su tre, proprio per effetto dei cambiamenti climatici, con sei eventi estremi al giorno tra siccità, incendi, bombe d’acqua e gelo che hanno compromesso pesantemente la vita nelle arnie.
E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti in occasione della Giornata mondiale delle api proclamata dall’Onu con le sentinelle dell’ambiente al mercato di Campagna Amica in via Tiburtina 695 a Roma per far conoscere la vita delle api e toccare con mano tutte le meraviglie della “bee economy, dai cyber alveari alla prima sfilata dei mieli d’Italia, per iniziativa delle donne e dei giovani della Coldiretti.
Qui oggi sono scesi in piazza gli apicoltori italiani dalle diverse regioni impegnati in prima linea per difendere questo insetto che svolge un ruolo insostituibile per l’ambiente e per la vita dell’uomo.
In media una singola ape – precisa la Coldiretti – visita in genere circa 7000 fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di esplorazioni floreali per produrre un chilogrammo di miele. Un lavoro che genera un valore economico stimato in circa 153 miliardi di euro l’anno su scala mondiale, 22 miliardi su scala europea e 3 miliardi su scala nazionale, secondo stime Coldiretti.
E sempre dalla stessa analisi di Coldiretti emerge che le Api salvano il 75% dell’agricoltura italiana. Tre colture alimentari su quattro, infatti, dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra cui le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni.
Secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati del rapporto dell’Osservatorio nazionale miele in Italia ci sono 1,5 milioni di alveari curati da circa 73mila apicoltori dei quali oltre 2 su 3 sono hobbisti che producono per l’autoconsumo. In crescita la presenza di giovani con le aziende apicole condotte da under 35 che sono aumentate del 17% negli ultimi cinque anni secondo un’analisi Coldiretti su dati Unioncamere.
Se la siccità penalizza le fioriture limitando la disponibilità del polline, il caldo incide sulla stessa attività delle api che – spiega Coldiretti Lazio – riducono la produzione di miele.Il risultato delle bizzarrie climatiche – precisa la Coldiretti – è un raccolto Made in Italy al di sotto dei 12,5 milioni di chili, tra i più bassi degli ultimi decenni, mentre le importazioni di prodotto dall’estero sono ulteriormente aumentate in quantità del 22% nei primi due mesi del 2022, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, dopo che nel 2021 avevano raggiunto il valore di 24 milioni di chili (+15%).
Tra gli apicoltori presenti oggi al Mercato di Campagna Amica di via Tiburtina 695, c’è anche Marcoraniero Melani, con la sua azienda agricola di Collegiove a Rieti, dove alleva la sottospecie italiana certificata Apis mellifera Ligustica, la cui produzione prevede mieli di varietà Millefiori, Acacia, Tiglio, Castagno e cera biologica.
E nella giornata dedicata alle sentinelle dell’ambiente, ha fatto per la prima vota il suo ingresso al Mercato di Campagna Amica in via Tiburtina, Andreina Pasquali con la sua azienda Bio Helix Tuscia, che si trova a 60 km da Roma, a Caprarola in provincia di Viterbo, dove ha avviato un allevamento di chiocciole Aspersa Maxima ed Aspersa Aspersa, per estrazione di bava di lumaca, con cui realizza una linea cosmetica di altissima efficacia pro-age, naturale ed ecosostenibile. Una allevamento certificato Bioagricert, in cui è stato ricreato un habitat in grado di garantire la qualità di vita dell’animale che grazie ad un metodo innovativo di estrazione di bava di lumaca ad ozono, riesce a garantire un totale benessere dei molluschi senza danni biologici o sofferenze e senza l’uso di stimolatori invasivi e stressanti.