“In capo al mondo” con Francesca Dominici e l’istituto Agrario

A pieno ritmo e di gran lena sono riprese le attività formative, sebbene mai del tutto interrotte, presso l’istituto agrario dopo questo periodo pandemico che speriamo al più presto di archiviare. In realtà i ragazzi, nel mese di aprile,  hanno trascorso una bella ed entusiasmante giornata presso il Sofia’s Runch di Petrella Salto, dove ciascun studente, dopo una lezione inerente la cura del cavallo, grazie anche alla professionalità delle operatrici, si è cimentato con successo e grande trasporto emotivo, a cavalcare Bandolero e Corsaro, due stalloni di razza “Appaloosa” originaria del Nord America. Infatti, in questo maneggio si porta avanti il progetto finanziato dalla regione Lazio finalizzato a salvaguardare proprio questa razza considerata a rischio di estinzione. Ma gli studenti dell’agraria non solo di attività pratiche all’aperto sono protagonisti, ma anche, in data odierna, fautori di lavori in formato Power Point che hanno presentato, alla manifestazione dal titolo: Disabilità- una risorsa, un’opportunità, un valore.

A tale convegno, tenutosi presso la sede centrale dell’IIs “Luigi di Savoia” in viale Maraini, sono intervenuti: Francesca Dominici, autrice del libro “In capo al mondo”da cui tutto è scaturito, Francesco Canini e Matteo Santucci due protagonisti del testo analizzato dagli studenti nei mesi scorsi, Fabio Granati e Roberto Scagnoli rispettivamente allenatore atletico e giocatore della NPiC basket in carrozzina ed il Sindaco di Cittaducale nel cui comune insiste una delle due sedi dell’Agrario. I lavori sono stati aperti dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Raffaella Giovannetti, la vera promotrice di questo evento che dopo i saluti istituzionali ha lasciato la parola alla prof.ssa Ferraro Maria Rosaria responsabile del progetto “Incontro con l’autore” per illustrare la genesi di questa manifestazione che, probabilmente, ha affrontato una tematica, forse, anche inflazionata, quale l’inclusione, ma nelle sue sfumature di significato positive. La docente  avendo sempre come riferimento il testo di Francesca Dominici ha introdotto  la disabilità sia come una RISORSA, anche spirituale, intesa che fornisce aiuto in situazioni di necessità come, ad esempio, la storia di LELIA, la protagonista di uno dei tredici racconti che costituiscono il testo, “intenta a smistare la biancheria per i malati presso il campus Biomedico”; sia come un’OPPORTUNITA’ vedendola come un vantaggio per gli altri –  vè il caso di AMELIO docente di religione, catechista, musicista, cantante… MARIANO sindaco di Borgorose  per ben due mandati e presidente in carica della provincia di Rieti. Si è voluto sottolineare un’opportunità,  perché gli altri vengono contagiati dal sorriso, dalla professionalità, dalla gioia di vivere di queste persone che solo all’apparenza mostrano delle criticità o sono fragili ,ma leggendo le loro storie ci si accorge che hanno una forza interiore invincibile sorretta dalla forza dell’umiltà e della fede. Infine, la disabilità, è un VALORE che ABILITA l’uomo nella sua dignità come individuo e lo traghetta verso una crescita sociale ineluttabile. L’intervista rivolta dagli alunni all’autrice ha rivelato che la tematica è stata pienamente centrata e pienamente l’ha soddisfatta anche l’interesse e la partecipazione attiva e propositiva dimostrati dalla platea, composta dagli alunni del primo biennio Agrario che a turno hanno illustrato le presentazioni in Power Point a cui tutti gli studenti indistintamente hanno partecipato per la stesura e si sono particolarmente distinti per l’acume dimostrato nell’abbinare al singolo protagonista una pianta e un brano musicale che li potesse al meglio rappresentare. Di ciò ne sono stati fieri Matteo e Francesco che si sono riconosciuti e in particolare, a noi tutti, non  è sfuggita l’autoironia dell’ingegnere Canini e il suo messaggio di “volare, o meglio pedalare come fa lui che ha percorso circa 2000 Km, sempre ad alta quota” o il parlar misurato, ponderato, sobrio mai banale di Matteo futuro laureando in scienze della montagna il quale ci ha insegnato che a volte bisogna spegnere le parole e accendere il silenzio. In quest’atmosfera delle grandi occasioni si è inserito l’intervento dell’allenatore del preparatore atletico NPiC, Fabio Granati e del giocatore allenatore Roberto Scagnoli che hanno illustrato l’importanza di questi momenti formativi validi a rafforzare la crescita sociale degli adolescenti a cui si cerca di dar loro un esempio tangibile di inclusione e del riconoscimento di ognuno nelle proprie diversità . Da questa sede la promessa di ritornare a settembre per un progetto che preveda una dimostrazione pratica di gioco che tanto interesse e curiosità ha suscitato nei discenti.

Infine, un plauso particolare va alle alunne Caterina Angeloni, Marta Miluzzi, Martina Levantini, Roberta Latino, Melania  Salusest e agli studenti  D’angeli Mirko, Nicoli Capparella Francesco che hanno esposto magistralmente agli astanti i lori elaborati e un grazie particolare a Manuel D’Amelia che quando ha fatto ascoltare la canzone di Rovazzi “Andiamo a comandare” abbinandola  a Mariano Calisse ha contribuito a creare un’atmosfera briosa e ci ha portato a soffermarci su  come una situazione frivola riesca invece a farci riflettere su tematiche complesse. Quindi, come  è emerso dai commenti di tutti i presenti, invitati e studenti, il testo vuole dimostrare che non ci sono barriere… È la nostra società ad essere CIECA e che non ci sono limiti e ostacoli per il raggiungimento degli obiettivi e finché siamo spinti a realizzare i nostri  sogni tutto è possibile e “nessun traguardo è mai troppo lontano”.

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email