Un incremento dei dipendenti al primo anno dall’insediamento pari al 468%, un aumento del volume d’affari per il territorio del 28%. Sono alcuni dei dati forniti dalla Nomisma che ha presentato una ricerca relativa all’impatto degli investimenti logistici di Amazon sui territori. I risultati sono stati illustrati questa mattina nel corso di un evento che si è svolto a Passo Corese e che ha visto la partecipazione del Presidente del Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis, e del consigliere di amministrazione Angelo Giovanni Ientile.
Il Presidente De Angelis ha partecipato alla tavola rotonda con l’Amministratore Delegato di Amazon Italia Logistica Lorenzo Barbo, il Presidente della Commissione Attività Produttive alla Camera dei Deputati Martina Nardi e all’Assessore Regionale Mauro Alessandri.
«I dati emersi dal rapporto sull’impatto degli investimenti logistici di Amazon sui territori mettono in luce un’operazione industriale che ha avuto ricadute positive in questa provincia sia in forma diretta che in forma indiretta – ha commentato il Presidente del Consorzio Industriale del Lazio Francesco De Angelis – Sono due le percentuali che mi hanno particolarmente colpito. La prima riguarda i livelli occupazionali: oggi il sito di Passo Corese conta 1913 dipendenti, ma la crescita dei propri lavoratori è sorprendente con un incremento che, nel primo anno, ha toccato la quota del 468%. Ma i benefici emergono anche sull’indotto con una ricaduta a cascata che interessa tutto il settore industriale, comprese le micro-piccole imprese, di Passo Corese. Perché se da una parte c’è l’aspetto occupazionale, dall’altra c’è quello economico di chi già operava in queste terre. Sentire che grazie a questa realtà logistica si è registrato un incremento del giro d’affari del 28% nel territorio attiguo evidenzia la portata che gli investimenti di Amazon hanno avuto e stanno avendo. Questi dati, però, non devono spingerci solo all’entusiasmo e alla voglia di festeggiarli, ma devono essere l’occasione per riflettere su come massimizzare questo risultato e ottenere ulteriori benefici. È per questo motivo che raccolgo appieno l’appello lanciato nella relazione della Nomisma che sottolinea la necessità di un coinvolgimento attivo di più attori e, soprattutto, dell’importanza strategica che le risorse del Pnrr possono dare in questa fase delicata e fondamentale per il nostro futuro. Se la sfida risiede nell’evolvere l’idea dei poli logistici e nella necessità che le istituzioni accompagnino le nuove politiche industriali, io posso rispondere che il Consorzio Industriale del Lazio c’è ed è pronto a fare la sua parte. Siamo partiti da pochi mesi con la fusione tra i consorzi esistenti nel Lazio e abbiamo dato vita a un ente industriale enorme, il più grande d’Italia con una struttura smart, giovane, innovativa. La mission del Consorzio è cambiata rispetto a quando nacquero questi enti con la cassa del mezzogiorno, oggi noi dobbiamo essere l’interlocutore delle aziende che vogliono fare investimenti, che vogliono creare occupazione, che vogliono ampliare o creare insediamenti nella nostra regione. Per farlo bisogna fornire servizi, occorre adeguare le infrastrutture ed è necessario avviare quella politica sinergica dove le aziende possono trovare nel Consorzio l’interlocutore pronto a recepire le loro richieste e a trovare le soluzioni ai problemi. In questo senso si colloca il pacchetto da 50 milioni di euro che a poche settimane dalla nostra nascita abbiamo voluto mettere in campo con oltre 40 progetti su tutto il territorio regionale. Di questi circa 6 milioni di euro saranno destinati al territorio industriale di Rieti. Un investimento come non se ne vedevano da tempo e che rappresenta solo il primo punto di un cronoprogramma più ampio che porterà a cambiare il volto industriale della regione Lazio. In questo i fondi del Pnrr sono l’opportunità che non dobbiamo e non vogliamo lasciarci sfuggire, sono quel punto fondamentale su cui stiamo lavorando con la struttura tecnica e che siamo pronti a cogliere».
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