L’ultimo appuntamento della seconda edizione del Festival Arte ai piedi della montagna è con i giovanissimi talenti reatini dediti al pop. Il 30 aprile alle 18 sarà protagonista la voce di Chiara Focaroli accompagnata da un ensemble strumentale costituito da Pietro Scasciafratte alla chitarra, Samuele Leuratti, al basso elettrico, Salvatore Erario, batteria, Mattia Latini, synth e modular synth. Interpreteranno una carrellata di successi che da Sergio Endrigo a “Stayn’ alive” da La febbre del sabato sera percorrerà un repertorio di grande popolarità.
Da Io che amo solo te, fino a Stella di Broadway e Amore disperato sarà una successione di brani celebri rivisitati dalla creatività giovane di musicisti neanche ventenni, formatisi presso le istituzioni musicali della città.
Si chiude così un ciclo di quattro concerti al Teatro Flavio Vespasiano, aperti a tutti, in cui l’attenzione per la promozione dei giovani talenti si è affiancata alla presenza di artisti celebri. Come La voce di Elio, musicista ecclettico e fuori dalle convenzioni, in compagnia del pianista Roberto Prosseda, in un viaggio nella storia della musica classica. Mentre ancora prima i giovani musicisti del Phoinikes Sax Quartet, con musiche da Rossini a Morricone, e il giovanissimo trombettista Alessandro Rosi, accompagnato dal pianista Nicola Possenti, hanno rappresentato al meglio l’impegno e il talento dei giovani musicisti reatini nel repertorio classico.
La seconda edizione del Festival Arte ai piedi della montagna organizzata dalla Fondazione Flavio Vespasiano è finanziata dal Comune di Rieti, dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, nell’ambito dell’accordo di programma tra Ministero e Regione per i progetti di attività culturali nei territori interessati dagli eventi sismici verificati dal 24 agosto 2016. La rassegna è collegata alla rivalutazione del tessuto socio-culturale, in particolare dei centri storici, a seguito dei danni causati dal sisma nel Centro Italia.
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