La più famosa aria di Rossini, tratta dal Barbiere di Siviglia, dà il titolo allo spettacolo che Elio e Roberto Prosseda porteranno al Teatro Flavio Vespasiano il 13 aprile alle 21 per il Festival Arte ai piedi della Montagna. “Largo al factotum” è un suggestivo recital, un viaggio originale, divertente e raffinato nella storia della musica classica, da Rossini a Mozart e Weill, alle canzoni moderne del compositore contemporaneo Luca Lombardi “Il motivo per cui ho iniziato a fare questo tipo di spettacoli – dice – è perché credo che la musica classica sia anzitutto musica bella che vale la pena ascoltare. Siamo in una fase storica in cui c’è bisogno di qualità, ma in pochi conoscono questi brani. Quindi l’intento è quello di far ascoltare a chi non avrebbe mai avuto l’occasione o la voglia di farlo della buona musica, senza etichette di genere, sperando che poi se ne innamorino come è accaduto a me”.
Diplomato in flauto traverso al Conservatorio di Milano, oltre che laureato in ingegneria al Politecnico, Elio propone con questo spettacolo brani del grande repertorio classico eseguiti a modo suo “ Il mio è un gioco, che però spera di rompere il ghiaccio, rompere questa barriera nei confronti della musica classica”. Le arie della trilogia mozartiana, le arie buffe e di Rossini, L’Opera da tre soldi di Kurt Weil, alcune canzoni tradizionali giapponesi e brevi composizioni contemporanee di Luca Lombardi compongono il singolare programma di cui partner d’eccezione è Roberto Prosseda. Il quale si conferma pianista versatile, pronto a nuove forme di concerto dal vivo, pur rappresentando per formazione e attività professionale la figura del pianista concertista classico. Presentato con successo in molte città italiane, Largo al factotum viene offerto al pubblico reatino ad ingresso libero nell’ambito del Festival Arte ai piedi della Montagna.
La rassegna si chiuderà il 30 aprile alle 18 con la voce di Chiara Focaroli accompagnata da un ensemble strumentale costituito da Pietro Scasciafratte alla chitarra, Samuele Leuratti, al basso elettrico, Salvatore Erario, batteria, Matteo Panfilo, synth e modular synth. Interpreteranno una carrellata di successi che da Sergio Endrigo a “Stayn’ alive” da La febbre del sabato sera percorrerà un repertorio di grande popolarità. La seconda edizione del Festival Arte ai piedi della montagna organizzata dalla Fondazione Flavio Vespasiano è finanziata dal Comune di Rieti, dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, nell’ambito dell’accordo di programma tra Ministero e Regione per i progetti di attività culturali nei territori interessati dagli eventi sismici verificati dal 24 agosto 2016. La rassegna è collegata alla rivalutazione del tessuto socio-culturale, in particolare dei centri storici, a seguito dei danni causati dal sisma nel Centro Italia.
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