“Torna a distanza di molti anni il tema dello zuccherificio e la CNA torna a ribadire la propria posizione già manifestata nel 2013 quando la Coop Centro Italia illustrò il progetto allora proposto alle istituzioni e rispose alle domande degli imprenditori e delle imprenditrici, fugando dubbi e perplessità. Il nuovo progetto, del quale si discute, realizza rispetto al primo una migliore composizione degli interessi tra soggetti privati proprietari dell’area e la città che, attraverso un intervento di riqualificazione, può veder sanata una frattura nel suo tessuto urbanistico che si è prodotta nel 1973 quando lo zuccherificio fu chiuso” lo scrive in una nota la Cna di Rieti in merito al progetto presentato da Coop martedì (leggi).
“Da allora – spiega Cna – gli edifici che ospitavano l’attività produttiva, degni di essere annoverati tra gli esempi di archeologia industriale del nostro Paese, hanno subito un degrado per molti versi irrecuperabile. Come dicemmo allora, questo intervento, del valore di 50 milioni di euro, può rappresentare una opportunità e non una minaccia, anche per le attività commerciali ubicate nel resto della città. Esso non mira, infatti, ad attrarre a Rieti attività concorrenti a quelle esistenti, piuttosto ad arricchire l’offerta commerciale e dare quindi non solo risposta ad una domanda ora soddisfatta nelle città vicine, in particolare Terni e Roma, ma anche una opportunità per invertire gli attuali flussi commerciali a beneficio di tutte le attività. Per il bene della città e del suo incerto futuro, è necessario discutere di questo importante investimento, mettendo da parte posizioni pregiudiziali contrarie a prescindere dal merito del progetto che non si esaurisce nella edificazione in spazi commerciali, ma propone una riqualificazione dell’intera area con un parco urbano e nuove strutture polifunzionali”.
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