Quando il 25 marzo scorso ho donato il sangue, come faccio da anni presso il Centro trasfusionale dell’Ospedale De Lellis di Rieti sapevo che sarebbe stata l’ultima volta, per motivi di età. Cominciai quando avevo 19 anni su invito della Croce Rossa che aveva posizionato una roulotte davanti all’università. Da allora con una discreta continuità ho sempre donato, con piacere oltre che per dovere, tenendo così d’occhio la mia salute. Dopo la donazione si avverte uno stato di benessere fisico e psichico dovuto credo anche al fatto di sentire di aver fatto qualcosa di buono per gli altri. Non capisco perché tanti giovani sani non avvertono il piacere e il dovere di correre a donare il sangue.
Donare il sangue è un atto d’amore. Per farlo bisogna essere in buona salute, avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e pesare più di 50 kg. Si può donare in uno dei 278 servizi trasfusionali o nei punti di raccolta ospedalieri di tutta Italia, o ancora in una delle circa 1.300 unità di raccolta allestite da un’associazione di volontari.
Avis non smetterà mai di ripetere quanto donare il sangue sia un gesto di grande generosità verso gli altri. Non tutti sanno però che donare fa bene anche a chi dona, sia al corpo che alla mente. Donare il sangue vuol dire sottoporsi periodicamente a controlli medici gratuiti. Donare il sangue può rappresentare un modo alternativo, ma ugualmente efficace, per tenere sotto controllo la propria salute.
Prima della donazione, ho sempre effettuato un colloquio accurato con il medico per valutare lo stato di salute anche attraverso il controllo dei parametri. Donare il sangue riduce il rischio di cardiopatie e colesterolemia. I donatori di sangue sono meno soggetti a cardiopatie e ad attacchi di cuore.
Donare il sangue rende più consapevole dell’importanza dello stare in salute. Non solo per i controlli ai quali si è sottoposti, ma donare il sangue accresce la consapevolezza del proprio stato di salute. I donatori, di solito, decidono con coscienza di avere abitudini sane e di nutrirsi nel modo giusto.
Donare il sangue attiva il metabolismo. Anche una sola donazione può bruciare fino a 650 calorie, in quanto il corpo deve “lavorare” per rimpiazzarlo. Quando si dona, infatti, il corpo consuma energia per sintetizzare nuove proteine, globuli rossi e altre componenti per supplire al disavanzo dovuto alla donazione. Ti fa percepire la gioia di salvare una vita.
Ogni volta che si dona, si può contribuire a salvare anche 3 o 4 riceventi. Questo gesto significa che qualcuno (o più di qualcuno) riceverà l’aiuto di cui ha bisogno. E questo è il beneficio più grande che si possa ottenere. Quando si sta lì seduti sulla poltrona e si offre il braccio, si fa un gesto di grande importanza. La donazione fa bene a tutti. Fa bene al donatore e ancor di più a tutti coloro che hanno bisogno di questo dono prezioso.
C’è carenza di sangue, per questo il Gruppo Avis di Castelnuovo di Farfa ha organizzato, come fa da anni, una giornata di donazione prevista domenica 10 aprile, dalle ore 8.00, presso l’autoemoteca della Asl di Rieti in Via Roma 60. Vieni e porta un amico. (di Giuseppe Manzo)
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