Cresce il monitoraggio sismico in città. Operative tre nuove stazioni accelerometriche installate dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale presso la scuola primaria e dell’infanzia di Vazia, presso la Biblioteca comunale di Rieti e presso la sede dell’ente Provincia di Rieti, che vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti di Chiesa Nuova e Pian De Valli, tutte collegate alla Rete Accelerometrica Nazionale RAN (QUI), al fine di rinforzare la descrizione a carattere permanente, fornita in real time, in open data e ad alta efficienza dello scuotimento sismico.
L’installazione di queste stazioni è stata effettuata, non solo per rendere più capillare la RAN nella provincia di Rieti per i fini del Dipartimento di Protezione Civile, ma anche per dare un meritato riconoscimento all’iniziativa della quale si è fatta promotrice l’Associazione Rilab, iniziativa finalizzata proprio alla realizzazione di una mini rete sismica di rilevamento nella valle di Rieti.
“Ringrazio il Dipartimento di Protezione Civile, il sindaco Antonio Cicchetti ed il presidente della provincia Mariano Calisse per aver permesso questo importante traguardo mettendo a disposizione, per le nuove stazioni, idonei locali nei basamenti di edifici pubblici, fornendo anche l’energia elettrica di rete per alimentare la strumentazione presente nelle stazioni stesse – afferma il consigliere comunale e Presidente della 1° Commissione Matteo Carrozzoni, geologo e consigliere Rilab, che dal 2018 ha lavorato costantemente per portare a termine questa operazione, facendo da collettore tra i vari enti per l’individuazione dei siti, per facilitare le operazioni di installazione e nella redazione dell’accordo di programma che è finalmente alla firma – L’installazione di queste ulteriori stazioni accelerometriche è un fattore importante per valutare il grado di esposizione sismica del nostro territorio registrando continuamente tutti quegli eventi che possono causare danni al patrimonio abitativo e conseguentemente alla popolazione. I dati ricavati da registrazioni accelerometriche poste all’interno di un territorio comunale – conclude Carrozzoni – consentono infatti di registrare con estrema precisione il moto del terreno in caso di evento sismico e quindi di scegliere, in sede progettuale, le più idonee soluzioni per ridurne da un lato la vulnerabilità (spettro di risposta) e dall’altro di scegliere le aree più idonee per l’edificazione (studio degli effetti locali), informazioni delle quali una moderna progettazione antisismica non può fare a meno, sia per le nuove costruzioni che, per l’adeguamento degli edifici esistenti oltre che per una corretta gestione ed un migliore utilizzo dell’intero territorio”.
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