La visita al Papa dei presidenti delle 116 Associazioni provinciali, alla quale ha partecipato in rappresentanza di quella reatina Enrico Zepponi, ha concluso le manifestazioni per il Centenario della Fondazione della LILT (Lega italiana per la Lotta contro i tumori).
L’incontro tra i rappresentanti della LILT – con il Presidente nazionale Francesco Schittulli, si è svolto in Vaticano nella Sala Clementina raggiunta dagli ospiti seguendo un preciso cerimoniale.
Il Santo Padre, visibilmente segnato per le tragiche vicende attuali, ha rivolto parole di riconoscimento all’azione meritoria della LILT che si batte per la prevenzione, arma sicura nella battaglia contro il cancro, sottolineando ciò che essa ha fatto anche in un momento difficile come quello causato dalla pandemia quando sono state diminuite e a volte bloccate visite, operazioni e screening.
Egli ricordando i suoi recenti richiami nel Messaggio per la XXX Giornata mondiale del malato ha ribadito che “il malato è sempre più importante della sua malattia e che quando non è possibile guarire, sempre è possibile curare, consolare, far sentire una vicinanza che mostra interesse alla persona” ed ha invitato i presenti a proseguire nei loro sforzi. A sua volta il presidente Schittulli, nel suo intervento di saluto ha espresso tutta la gratitudine dell’intera LILT al Papa che ha concesso un’udienza così significativa in occasione del Centenario della sua Fondazione.
“Questo prezioso e memorabile avvenimento – ha proseguito – si colloca in un momento storico funestato come il lungo periodo di pandemia da Covid 19 e la tremenda quanto ingiustificabile guerra che stiamo vivendo, e un’altra pandemia, silenziosa e funesta, causata dalle tante forme di cancro che ammorbano la salute pubblica”.
Schittulli ha concluso affermando che oggi la società è alla ricerca di un’etica della scienza che sia veramente al servizio dell’Uomo. “Siamo davvero chiamati – ha concluso – a liberare dalla paura, quella che paralizza la persona e la chiude alla speranza e alla fiducia di un domani che è sempre nella mani di Dio”. Dopo la Benedizione apostolica Papa Francesco ha salutato uno ad uno tutti i presenti donando loro un rosario.
“E’ stata un’esperienza unica e commovente – ha commentato il presidente della LILT Rieti Enrico Zepponi – anche perché era visibile la fatica e la sofferenza del Papa per le vicende attuali quali la pandemia e la guerra che stanno tormentando l’umanità. Egli comunque mi è apparso lucido e combattivo ed ha anche espresso belle parole nei confronti del volontariato e della LILT in particolare. Gli auguri che ci ha fatto per i cento anni trascorsi sono stati beneauguranti e significativi. Noi ne terremo conto nell’attività della nostra Associazione reatina, rivelatasi una delle più attive d’Italia”.
Foto: Vatican media ©