Appuntamento con la rubrica “Nature”, questa volta pubblichiamo lo scatto del nostro Emiliano Grillotti che immortala Rieti dall’alto.
Fondata all’inizio dell’età del ferro, divenne poi un’importante città dei Sabini. Fu conquistata dai Romani nel 290 a.C e, dopo la caduta dell’impero, dai Visigoti; sotto i Longobardi fu gastaldato nel Ducato di Spoleto. Entrata a far parte dello Stato Pontificio, costituiva un territorio di frontiera con il Regno di Napoli e nel XIII secolo fu frequentemente sede papale. Dopo l’annessione nel 1860 al Regno d’Italia fu aggregata alla provincia di Perugia, in Umbria, finché nel 1927 fu istituita la provincia di Rieti passando nel Lazio. Il centro di Rieti sorge a un’altitudine di 405 m s.l.m. su una piccola altura nell’angolo sud-est della pianura denominata Piana Reatina, ai piedi dei colli San Mauro (o dei Cappuccini), Sant’Antonio al Monte e Monte Belvedere. La piana si estende per circa 90 km² ed è racchiusa dai Monti Reatini (tra cui il Monte Terminillo) ad est, dai Monti Sabini ad ovest ed è tagliata dal fiume Velino che riceve in essa le acque dei fiumi Salto e Turano.
La piana anticamente era occupata dalle acque del Lacus Velinus; fu bonificata in età romana aprendo un varco tra il calcare accumulatosi nei secoli presso Marmore, generando così l’omonima cascata. Di questo lago restano specchi d’acqua minori: il lago di Piediluco (provincia di Terni), quello di Ventina e i laghi Lungo e di Ripasottile, gli ultimi due protetti dall’omonima riserva naturale.
Caratteristico il centro storico, posto su una leggera altura ai margini della conca reatina, protetto su un lato da una cinta muraria di origine medievale ancora ben conservata. Via Roma, una delle più vive del centro, divide la città nei rioni medievali di San Francesco, San Rufo, della Verdura e Santa Lucia.
La città può contare sulla presenza di due santuari francescani, quello di Fonte Colombo e quello de La Foresta e sulla vicinanza con altri due, siti nei vicini comuni di Greccio e Poggio Bustone. Molti pellegrini giungono, infatti, nella “Valle Santa” per ripercorrere, con il cammino di Francesco, le gesta e i momenti della vita del San Francesco d’Assisi.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©