Nei giorni scorsi, presso il Presidio Ospedaliero di Rieti, sono state stata eseguite con successo due delicate procedure diagnostiche. La prima procedura è stata eseguita su un paziente di 75 anni affetto da neoplasia polmonare con un broncoscopio di soli 3 millimetri di diametro, di ultima generazione, in grado di raggiungere i bronchi fino alle ramificazioni più distali e sottoli, difficilmente raggiungibili con altri dispositivi. La procedura, avvalendosi di guida fluoroscopica e del supporto dell’anatomo-patologo, ha consentito, in soli 30 minuti, una diagnosi precisa e tempestiva minimizzando i rischi di complicanze ed evitando al paziente procedure più invasive.
La seconda procedura, di broncoscopia rigida, è stata eseguita su una paziente di 60 anni affetta da neoplasia polmonare. Tale tecnica, presente fino ad oggi solo nei grandi centri italiani, ha permesso la diagnosi di neoplasia polmonare attraverso la gestione ottimale delle vie aeree e ha garantito una corretta prevenzione delle complicanze emorragiche comuni in queste patologie.
L’esito favorevole delle due procedure è stato reso possibile grazie alla stretta e proficua collaborazione delle Unità operative complesse di Pneumologia, Diagnostica per Immagini, Anatomia Patologica e Anestesia e Rianimazione.
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