(di Christian Diociaiuti) Un ex sindacalista, ora assessore regionale con deleghe chiave come lavoro e ricostruzione. Claudio Di Berardino si prepara alle primarie del centrosinistra del 6 marzo; sfiderà Simone Petrangeli. “Non è un derby in questo caso – dice, da tifoso laziale, su Petrangeli, tifoso romanista – è un confronto diretto e democratico. Un valore aggiunto per sfidare il centrodestra. Chi eprde aiuta l’altro, come è sempre stato. Tutti a disposizione per una grande causa: amministrare Rieti” ha detto a “La Rana nel Pozzo” e al direttore di RietiLife, Emiliano Grillotti, nella puntata già disponibile su RietiLife TV, Facebook e Instagram.
“Politica e sindacato sono un qualcosa a servizio dei cittadini – aggiunge Di Berardino – non qualcosa per se stessi, ma per gli altri. Qui c’è tutta la mia disponibilità a fare questa corsa per una candidatura a sindaco. Una messa a disposizione delle mie competenze e relazioni. Abbiamo bisogno di una umanizzazione della politica, di correttezza nei rapporti. Perché l’obiettivo è risolvere i problemi dei cittadini. Serve una politica concreta. Abbiamo la grande opportunità del Pnrr e dei relativi fondi. Serve, dunque, un confronto sul merito trovare una sintesi”. Di Berardino, prima ancora dell’ufficiale discesa in campo, era stato “investito” dal governatore Nicola Zingaretti: “Lui è un uomo trasparente: quelle considerazioni su di me (“Un gol di Serie A per la città qualora vincesse le elezioni” disse Zingaretti, ndr) dimostrano che il presidente è felice di mettere uno dei suoi uomini della giunta a servizio della città”. Nei giorni scorsi il Terzo Polo (ancora ufficialmente senza candidato sindaco, corre Ubertini) e in particolare Andrea Sebastiani (Uniti per Rieti) aveva detto che in Di Berardino poteva esserci un interlocutore: “Il Terzo Polo è strategico per le Comunali. Chi vincerà le primarie, un’ora dopo la vittoria dovrà confrontarsi con le varie forze in campo. E loro sono strategici”. Chissà se alla fine le Comunali 2022 di Rieti saranno una sfida a due: “Andiamo per gradi. Vediamo le primarie, poi il candidato, poi parleremo col Terzo Polo e altre associazioni. Serve una coalizione larga non solo per contrastare il centrodestra ma soprattutto per un progetto di città, una pagina nuova da scrivere insieme”.
Foto: Riccardo FABI ©