Area Rieti appoggia Blocco Studentesco: “Validi i motivi dell’occupazione al Rosatelli, peccato non esser stati capiti…”

Area Rieti esprime solidarietà e vicinanza ai ragazzi del Blocco Studentesco, che sono stati ieri oggetto di linciaggio per aver ‘osato’ occupare l’Istituto Rosatelli, protestando contro le politiche scolastiche del governo Draghi (leggi). Estrema confusione nella gestione della pandemia, nessun reale intervento di miglioramento delle condizioni degli studenti in 2 anni di emergenza, la tragedia di due ragazzi morti mentre svolgevano l’alternanza scuola\lavoro, l’imposizione di un esame di maturità per il quale i ragazzi non sono stati preparati avendo subito anni di didattica a distanza, rappresentano il dramma di una generazione che pagherà negli anni a venire gli errori di una classe dirigente inetta”: lo scrive Area Rieti.

“Ieri abbiamo letto una raffica di comunicati che condannavano l’occupazione del Blocco Studentesco – ha dichiarato Chicco Costini – indicati come devastatori e teppisti da tante anime belle della nostra città. La loro colpa? Aver osato compiere un azione forte di denuncia della situazione drammatica che vivono a cause delle scelte scellerate del ministro Bianchi. E stranamente, mentre gli studenti di sinistra, che protestano in Italia per gli stessi motivi, trovano giornalisti servilmente disponibili a diventare cassa di risonanza delle loro battaglie, deputati ed opinion leader che si stracciano le vesti per 2 manganellate ricevute mentre sfasciavano macchine e vetrine, i ragazzi di CPI si ritrovano al pubblico ludibrio per 2 banchi spostati e un po di carta a terra. Dispiace che alla canea urlante della sinistra reatina si siano accodati anche esponenti del centrodestra, che senza attendere neanche le motivazione dei ragazzi, non hanno aspettato un secondo ad esprimere la ferale condanna di quanto avvenuto. Area Rieti ritiene invece giusta e comprensibile la rabbia di ragazzi che vedono cancellato il loro futuro, preparati a diventare i nuovi schiavi delle multinazionali, privati finanche della speranza. Ci sono stati degli eccessi? Può essere (anche se le immagini che abbiamo visto sono quelle che la cronaca delle occupazioni ha sempre presentato), ma i ragazzi del Blocco, che sono militanti politici, sapranno, come sempre assumersi fino in fondo la responsabilità delle loro azioni, prendendo le distanze da chi, privo di una identità culturale, ha pensato di utilizzare una sacrosanta protesta per sfogare i propri istinti. Di certo preferiamo vedere giovani che manifestano con forza ed entusiasmo la propria rabbia, costringendo le istituzioni a confrontarsi che le inefficienze e il degrado formativo da loro provocato, piuttosto che i tanti zombie attaccati ad un telefonino o una play station, che trovano come unico sfogo al loro grigiore nell’utilizzo di alcool e droghe nei vicoli della città” dice Costini.

“Sarebbe bello che la solerzia della classe politica nel condannare l’occupazione, coincidesse con altrettanti azioni tese a denunciare e combattere la piaga dello spaccio e delle dipendenze, che oggi devasta tanti dei nostri ragazzi, ma tant’è. Da ultimo non possiamo non stigmatizzare il comunicato delle associazioni studentesche di sinistra, che dimentichi del fatto che a livello nazionale la Rete degli studenti (che raggruppa i giovani di sinistra nelle scuole) chiede di non trasformare la protesta studentesca in un problema di ordine pubblico, a Rieti invocano l’intervento delle forze dell’ordine contro i ragazzi del Blocco. Patetici. Ai ragazzi del Blocco, come a tutti i giovani che nel nichilismo di questa società accendono una fiamma di rivolta, diciamo tenete duro, meglio agire e sbagliare che rimanere a guardare inerti dietro ad un PC. Le nostre azioni definiscono chi siamo, e finché si percorrono le strade dell’onore non ci sono errori” conclude Area con Costini.

Foto: RietiLife ©

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