Anci Lazio raccoglie l’appello e chiede ai Comuni della regione di spegnere i monumenti più significativi per 30 minuti, oggi giovedì 10 febbraio: “Rispondiamo – spiega il Presidente Varone – alle risposte insufficienti del Governo alle nostre richieste; non si riesce a capire quanto l’aumento delle utenze possa ripercuotersi sui bilanci degli Enti Locali e, di conseguenza, sulla possibilità di erogare servizi ai cittadini. Abbiamo chiesto a tutti i Comuni del Lazio di partecipare e di spegnere per 30 minuti dalle ore 20 di giovedì 10 febbraio, un monumento o un luogo simbolo del proprio territorio. Una protesta simbolica ma che vuole sottolineare che non si può spegnere la luce e girarsi dalla parte opposta per non vedere il problema”.
“Voglio credere – conclude Varone – che il Governo sarà sensibile alla nostra chiamata e risponderà adeguatamente per evitare rischi derivanti da un sostegno non adeguato alle comunità sul territorio. L’Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Non vorremmo ritrovarci ancora una volta a dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio e erogare servizi ai cittadini” conclude Varone.
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