Appuntamento con la rubrica “Nature”, questa volta pubblichiamo lo scatto del nostro Gianluca Vannicelli che immortala il Lago di Paterno.
Il lago di Paterno a Castel Sant’Angelo è un piccolo bacino di origine carsica di forma ovale che misura circa 150×190 metri ma con una grande profondità di quasi 54 metri.
Il laghetto è incastonato tra pittoresche colline boscose e villini ben integrati nel verde e vi si respira un’aria bucolica ispirata anche dal riposante continuo solcare dell’acqua di oche e germani reali. Fanno da cornice il sovrastante paesino di Paterno da cui lo specchio d’acqua prende il nome e i maestosi ruderi romani della villa di Vespasiano.
Particolarità del lago di Paterno è il non avere evidenti corsi d’acqua immissari ed emissari, infatti è alimentato da una corrente di acqua sotterranea che percorre la sua profonda cavità imbutiforme.Diverse immersioni di sub hanno raccontato di un ambiente subacqueo molto ostile, con pareti molto scoscese e profonde, una visibilità ridottissima e correnti molto fredde e forti.
La suggestiva ubicazione del lago di Paterno e la presenza di una “magica” isoletta galleggiante ne fecero in epoca sabina un luogo di culto dove si eseguivano macabri rituali pagani.
Per posizione quasi al centro della penisola italica, il lago di Paterno fece ritenere a Varrone e Plinio che esso fosse l’ombelico d’Italia (ombelicus italiae)(de lin.lat. lib. III,p.17).
Le sponde sono completamente agibili e variano molto l’una dall’altra: dal boschetto al canneto fino alla spiaggetta pulita e attrezzata con panchine, muretti e giostre. Su questo lato morbidi sassi e tronchi che si immergono dolcemente in acqua.
Un ottimo posto per godere una giornata di pesca o anche di sole e relax: d’estate infatti la spiaggetta è piena di persone in costume con asciugamani e abbronzante.
Il lago attualmente è colonizzato da una fauna composta da varie specie di pesci quali tinche, carpe, persici trota, persici reali, black-bass e qualche luccetto.
Foto: Gianluca VANNICELLI ©