(r.l.) Una aggressione in piena regola per il personale infermieristico dell’ospedale San Camillo De Lellis, in servizio al pronto Soccorso. A denunciare quanto avvenuto stanotte è Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche tramite una nota del segretario Massimiliano Aureli.
“La Segreteria Provinciale Nursind di Rieti non può più tacere di fronte all’ultima vergognosa aggressione avvenuta questa notte, che ha avuto come parte lesa il personale infermieristico in servizio presso il Pronto Soccorso del San Camillo de Lellis di Rieti. Poco dopo la giornata istituita contro l’aggressione del personale sanitario 12 marzo, eccoci di nuovo a segnalare l’ennesimo episodio. La colpa dei colleghi? Solamente quella di fare il proprio lavoro giornalmente con dedizione e professionalità agendo in prima fila e senza protezioni di sorta nell’espletamento del loro delicato servizio. È oramai narrazione quotidiana, quello che il più delle volte viene visto come un piccolo caso di cronaca da pubblicare in qualche pagina locale, è invece l’ultimo caso di una serie oramai sempre più incontrollabile di episodi di violenza sia verbale e sia fisica che coinvolge il personale infermieristico”.
Secondo quanto riferito da Nursind, a subire gli effetti dell’aggressione sono stati tre infermieri che hanno riportato, rispettivamente, 2 giorni di prognosi con trauma cranico minore e contusione al gomito, 5 giorni di prognosi con trauma a una gamba e 7 giorni di prognosi con trauma addominale e trauma cranico non commotivo.
“E ora di dire basta ad aggressioni gratuite che portano all’esasperazione il personale infermieristico già esaurito di per sé dal periodo che si sta vivendo da più di un anno a questa parte oltre le turnazioni massacranti ai quali sono sottoposti mensilmente gli infermieri in nome della carenza nonostante le assunzioni che a conti fatti sono andati solo a compensare le uscite per cessazione. Ed è per questi motivi che Nursind da tempo ha chiesto e continuerà a chiedere il ripristino dei posti di Polizia h24 nelle strutture ospedaliere e in seconda battuta un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane presenti all’interno delle strutture sanitarie in modo da affrontare seriamente il grave problema delle aggressioni da parte dei pazienti stessi e/o familiari sul posto di lavoro. Nursind starà sempre al fianco di chi subisce un’aggressione nello svolgimento della propria professione pretendendo a chi di dovere di attuare al più presto tutte quelle azioni atte a prevenire in futuro altri attacchi verso il personale sanitario” conclude il Segretario Provinciale Nursind Rieti, Massimiliano Aureli.
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