“Da anni siamo impegnati per migliorare le condizioni di questa area che si sviluppa a ridosso della città. Da anni chiediamo investimenti per realizzare opere di interesse generale. La metanizzazione ormai ultimata ne è un esempio. Ma le criticità qui sono ancora tante”. Lo dice Alvise Casciani, presidente del Comitato Piana reatina. “Ad esempio – prosegue Casciani – l’illuminazione pubblica è carente e in alcuni punti completamente assente. Il Comitato chiede all’attuale Amministrazione Comunale se per quanto riguarda questo aspetto è stato rinnovato un contratto annuale di programmazione con la società gestore Engi, che comprende anche la zona della Piana. Non è superfluo ricordare tra l’altro che in via Cese, in via Criano e via Campo Saino da tempo le lampade solari non sono funzionanti e a nulla sono valse le numerose richieste d’intervento inoltrate all’attuale amministrazione”.
“Eppure – aggiunge Casciani – questa zona è esposta al passaggio della fauna selvatica: non è raro incontrare branchi di cinghiali. E poi c’è la nebbia che limita la visibilità e rende difficoltosa la circolazione. Praticamente guidare di notte lungo le strade della Piana Reatina è veramente pericoloso”. “Ma le problematica non finiscono qui – conclude Casciani – manca una rete di smaltimento delle acque reflue e la connessione internet è decisamente scadente. La manutenzione del fondo stradale è scarsa. Stiamo parlando di servizi essenziali che i residenti chiedono a gran voce. Insomma, c’è molto da lavorare, ci sono investimenti urgenti e indifferibili da mettere in campo. Serve chiarezza e decisione, perché sarebbe un grossolano errore ripetere le sviste, le lungaggini e gli stop che hanno ritardato i lavori del metanodotto”.
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