Scuola, confermato il rientro in presenza il 10 gennaio a Rieti. Cicchetti: “Comuni lasciati soli, situazione ridicola” | I RETROSCENA

(r.l.) Sulla scuola e le decisioni se ripartire o meno in presenza, è stata una mattinata convulsa in città. Alla fine, la decisione è stata di ripartire in presenza da domani, 10 gennaio (leggi), dopo il summit tra Comune, scuole e istituzioni. Tanto da dare vita a succulenti retroscena.

L’anticipazione di RietiLife, però, è stata seguita da una sorta di pseudo-smentita sotto forma di post social, pubblicato dal Comune di Rieti: “In merito al confronto in atto sulle scuole, voluto questa mattina dal Sindaco di Rieti Antonio Cicchetti dopo la richiesta inviata nel pomeriggio di sabato 8 gennaio a tutte le istituzioni locali e provinciali da parte delle dirigenti scolastiche si precisa che le notizie che stanno circolando in questi momenti sono esclusivamente frutto di interpretazioni di stampa. Il Comune di Rieti rilascerà, come da prassi, dichiarazioni e informazioni solo attraverso comunicati stampa, sito web e canali ufficiali”.

Ma il post, è stato auto-smentito dallo stesso Comune di Rieti con una nota che ha di fatto confermato tutte le notizie diffuse da RietiLife: “Nella mattinata odierna si è tenuto un incontro, organizzato dal Sindaco di Rieti Antonio Cicchetti, alla presenza di tutte le dirigenti scolastiche del primo e secondo ciclo della Città, del responsabile dell’ufficio scolastico Michele Donatacci e del Direttore generale della Asl Rieti, Marinella D’Innocenzo. L’incontro è stato voluto dal Sindaco di Rieti dopo che, nel pomeriggio di sabato 8 gennaio, le dirigenti scolastiche avevano scritto a tutte le istituzioni locali e provinciali per chiedere un confronto sulla situazione in atto e il Sindaco Antonio Cicchetti ha offerto la propria immediata disponibilità ad organizzare il tavolo” scrive il Comune.

“L’ufficio scolastico e la Asl hanno rappresentato le proprie posizioni, il primo ribadendo che la linea del Ministero dell’istruzione è per la riapertura senza se e senza ma, la seconda sottolineando che, nonostante l’elevato numero di contagi, la pericolosità è bassa e la situazione non è grave con soli 3 pazienti ricoverati in terapia intensiva presso l’Ospedale De Lellis. Le dirigenti, ringraziando il Sindaco per la tempestività dell’organizzazione e per la disponibilità a farsi carico del confronto, hanno rappresentato al responsabile dell’ufficio scolastico le difficoltà dei propri istituti” aggiunge il Comune di Rieti.

“Al momento abbiamo il Ministero che ribadisce che le scuole devono essere aperte e la Asl che indica una situazione non grave, nonostante la diffusione. Oltretutto il Governo ha impugnato l’ordinanza del Presidente della Campania De Luca e in tutto ciò il Presidente della Regione Lazio tace – dichiara il Sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti – A fronte di questo quadro è evidente che le responsabilità non possono ricadere sui Sindaci. Eventuali decisioni dei Comuni potrebbero giustificarsi a fronte di un’emergenza sanitaria che però, stando a quanto dichiarato dalla Asl di Rieti, non c’è. Se, invece, si configura un’emergenza organizzativa è chiaro ed evidente a tutti che la competenza non è del Comune di Rieti ma del Ministero dell’istruzione e delle sue derivazioni territoriali. Resta, infine, come unica possibilità per i Comuni, per uscire da una situazione divenuta ridicola a causa della mancata assunzione di responsabilità del Ministero dell’istruzione, di accogliere eventuali singole domande di Dirigenti scolastici adeguatamente motivate per il rinvio della riapertura della scuole”.

Foto: RietiLife ©

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1 Commento

  1. FRANCESCO SAVERIO PASQUETTI

    Il sindaco dovrebbe fare il sindaco, rispettando la catena di comando (che lui stesso ben conosce ed elenca nelle dichiarazioni) e, per una volta, omettendo i consueti comizi polemici privi di fondamento. Se le cose stavano esattamente così, perchè dar corso ad una riunione simile? Bastava comunicare ai presidi: “la competenza è del ministero, non possiamo far nulla”. Invece colta la palla al balzo per fare ennesima, inutile polemica in un momento in cui le istituzioni dovrebbero tutte remare dalla stessa parte. Inconfondibile.