“In questi giorni si è concluso il lavoro della Commissione per l’innovazione del sistema penitenziario che si prefigge l’obiettivo di individuare dei possibili interventi concreti, per migliorare la qualità della vita delle persone recluse e di coloro che operano all’interno degli istituti penitenziari italiani, in attesa di tali interventi, comunque, il disagio di chi opera all’interno della carceri persiste tutt’ora. Il dato approssimativo, da quanto ci viene segnalato dai vari territori della Regione Lazio, è riferito ai detenuti con problemi psichiatrici è superiore a 150 detenuti. Numero di detenuti psichiatrici che nelle varie statistiche non risulta riportato e tantomeno reso pubblico. Numero importante perché tra di essi alcuni dovrebbero essere curati nelle REMS ma restano nelle carceri laziali e non solo essendo i posti disponibili sono insufficienti rispetto alle reali richieste. Il totale della capienza nelle Rems nel Lazio è di 106 posti: in questo anno è stata aperta una nuova struttura a Rieti. Ad oggi in lista di attesa ci sono 34 persone, di cui sette donne” lo scrive in una nota Fns Cisl Lazio.
“Registriamo problematiche al NC CC Rebibbia- Roma, CC Velletri, CC Frosione, CC Viterbo ed anche un caso all’IPM “Casal del Marmo” Roma. Detenuti che la Fns Cisl Lazio ribadisce nuovamente non devono e non possono stare in carcere ma in strutture esterne idonee poiché la vigilanza di tali detenuti non può essere affidata al personale di polizia penitenziaria perché non solo non gli compete ma, anche, perché è nota la grave carenza degli stessi in tutte le sedi della regione. Alla problematica è riferita al dato dei 5.548 detenuti presenti nella regione, infatti, il sovraffollamento delle carceri del Lazio è pari a + 317 rispetto alla capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.230, dato pubblicato su sito ministero giustizia del 31/12/2021, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.231.( rispetto ad un anno fa il dato è notevolmente diminuito era, infatti, era di 586 detenuti considerato che ne erano n. 5.816 che nè risultavano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio). Il sovraffollamento è al 118%, a fronte del dato nazionale del 107 per cento. Preoccupante è che nelle carceri del Lazio risultano n. 809 detenuti in attesa di primo giudizio” aggiungono.
“Per la Fns Cisl Lazio – concludono – preoccupa il sovraffollamento negli istituti romani di CC Regina Coeli (+275) , Nuovo Complesso Rebibbia (+179) ed in quelli di Viterbo ( + 45), a Rieti (+35) e di Latina (+47) dove il sovraffollamento è del 173% – dato unico della regione Lazio e tra i primi 10 a livello nazionale, comunque seppur i dati del sovraffollamento sono in diminuzione dobbiamo registrare che poco si fa per risolvere i problemi legati ai detenuti con problemi Psichiatrici”.
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