(ma.gri.) Un giro di droga proprio tra le vie del centro storico reatino. A dare il via alle indagini (scattate lo scorso luglio) la segnalazione del questore di Siena, Pietro Milone, che ha notato due tossicodipendenti mentre si scambiavano droga nella zona dei Pozzi con un terzo uomo, fuggito in sella ad una bicicletta non appena ha visto qualcuno avvicinarsi al punto di scambio. Milone, fuori dal servizio, dopo essersi qualificato, ha controllato i due giovani e bloccato il loro tentativo di fuga chiamando rinforzi. Uno dei due fermati è stato trovato in possesso di una dose di eroina.
Da quel momento sono scattate le indagini che hanno portato nei giorni scorsi a individuare due giovani pusher nigeriani che si alternavano nella consegna della droga dando appuntamento e raggiungendo gli acquirenti a piedi o in bicicletta, prevalentemente nelle vie del centro storico.
In un’intervista esclusiva a RietiLife Milone, ha raccontato l’episodio: “Sono potuto intervenire perché sono armato in qualità di forza dell’ordine ma un cittadino che vede queste scene non può che restare inerme. Tutto si è svolto alla luce del sole e non è tollerabile nel pieno centro cittadino” ha detto Milone, spiegando che “purtroppo non basta più il solo occhio vigile delle forze dell’ordine, dobbiamo farci aiutare dall’occhio elettronico. Servono le videocamere per contrastare lo spaccio in città. Ho da poco lasciato Imperia, una citta in cui è stata installata (per il contrasto allo spaccio) una cabina di regia a disposizione di tutte le forze di polizia con oltre 300 telecamere che inquadrano tutta la città. Rieti dovrebbe fare lo stesso: individuare le possibili piazze di spaccio e installare telecamere che possano allontanare i malviventi”.
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