(di Christian Diociaiuti- da RietiLife Free Press) Un’impennata di contagi che preoccupa a 72 ore dal Natale. E con l’ennesimo decesso – il numero 329 nel Reatino – di una persona non vaccinata (un 62enne in Terapia Intensiva), Rieti ripiomba in un incubo che forse sospettava, ma in cui non si era calata del tutto. Solo nelle ultime 24 ore, 110 casi e un morto che portano il totale dei positivi a 647. Solo 41 i guariti. I nuovi casi sono in maggioranza a Rieti (oltre la metà): in città le persone positive salgono, in tutto, a 237. La Asl, dopo aver aumentato i posti letto covid (16 unità in regime ordinario e 2 in intensiva) è pronta ad attivarne ulteriori 12 (dieci in regime ordinario e due in intensiva) “se necessario”.
E con la statistica che detta questi numeri, l’eventualità non è così lontana. Asl ha chiesto ai reatini “la massima collaborazione e il rispetto delle misure anti-covid, a cominciare dall’uso delle mascherine anche all’aperto. Ai cittadini che non si sono ancora vaccinati o che devono vaccinarsi in terza dose, Asl chiede di sottoporsi al vaccino prima possibile”. Numeri che si fanno preoccupanti e che fanno il paio con le restrizioni adottate ultimamente (le mascherine obbligatorie all’aperto da oggi a Rieti e nel Lazio) e quelle che la Cabina di Regia potrebbe prendere il 23 dicembre. Di massima, il Premier Mario Draghi ha anticipato che saranno relative alla mascherina obbligatoria all’aperto in tutta Italia, un Green Pass più breve oltre a tamponi preventivi per feste e grandi eventi. Al momento il Lazio ha il 13% dei posti occupati in terapia intensiva e il 14% in area medica, ma l’Rt scende a 1. “Rispetto ad un anno fa la pressione sulla rete ospedaliera è molto, molto inferiore. Detto questo siamo ancora in una situazione di zona bianca ma con una evoluzione che probabilmente ci porterà a un cambio colore verso il Capodanno” ha detto l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.
Foto: RietiLife ©