È arrivato il via libera dalla Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture per il progetto della tratta ferroviaria a idrogeno Terni – Rieti – L’Aquila – Sulmona. Un’intuizione nata dalla visione di un imprenditore locale e con il supporto di imprese multinazionali, presentato nel 2019 durante il Governo Conte 1 nel Tavolo per i progetti innovativi sull’idrogeno e poi portato avanti con il Governo Conte 2 anche con l’impulso dei parlamentari del Movimento 5 Stelle e sotto la regia dell’ex Ministro Stefano Patuanelli. L’intervento è finanziato per 50 milioni di euro dalla Struttura del Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini che renderà possibile anche la riqualificazione delle stazioni ferroviarie di Rieti, Antrodoco e L’Aquila interessate dalla tratta, e per altri 59 milioni dal Ministero guidato da Giovannini per la progettazione e realizzazione degli impianti di terra per produzione, stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno da fonti rinnovabili, che saranno tre, uno in provincia di Terni, uno in provincia di Rieti e un altro in provincia dell’Aquila.
La riqualificazione di questa tratta è stata definita dal Ministro “bandiera per i territori e per l’azione congiuntamente programmata (…), aprendo ulteriori e decisive occasioni di mobilità per le popolazioni residenti nei crateri”, è sostitutivo rispetto all’elettrificazione e sarà “in aggiunta agli interventi invarianti già programmati e finanziati” come gli interventi infrastrutturali previsti per la velocizzazione della tratta, la costruzione della “bretella di Sulmona” e l’arrivo dei treni bimodali per il collegamento Rieti-Terni-Roma.
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