(di Christian Diociaiuti) “Cicchetti e la sua giunta hanno fatto una fine indecorosa? Non mi piacciono questi toni. Se è parlare è un ex sindaco, rivolgendosi a un attuale sindaco, un sindaco che ha ricompattato il centrodestra, non è bello. Allora confrontiamoci, usiamo la dialettica costruttiva. Sennò c’è da portare il predissesto. Un’opposizione dedita alla mortificazione non è costruttiva”: sono le parole di Claudia Chiarinelli, ospite a La Rana nel Pozzo.
Il consigliere comunale e provinciale di Fratelli d’Italia replica alla recente intervista di Simone Petrangeli con queste parole e si prepara: sabato affronterà le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale in cui si sfidano tre poli, il centrodestra, il centrosinistra e un gruppo formato da Psi, M5S e Uniti per Rieti, Italia Viva. Saranno elezioni indirette: a scegliere il consiglio gli oltre 800 amministratori del Reatino: “Auspico che il sistema elettorale per la Provincia venga sistemato, perché Calisse si ritrova a governare anche con una opposizione. Non credo si torni all’elezione di primo livello. Calisse? È un alleato, andiamo a pranzo insieme, lavoriamo bene”.
Ma lo sguardo di Chiarinelli è alle elezioni comunali di primavera-estate 2022 nel capoluogo: “A Roma il centrodestra è partito tardi, la gente vuole parlare con il candidato, conoscere il suo programma e avere il termometro della situazione, oltre a conoscere i retroscena”. Qui, invece, Cicchetti lascerà il testimone a Sinibaldi come leader di un centrodestra che si è ricompattato: “I tempi sono maturi per il passaggio di consegne. Il giorno che vinse Antonio Cicchetti piansi come una bambina: era la prima esperienza, mi ero impegnata in maniera abnorme. E sarò in campo anche questa volta”. E sul centrosinistra? “Non voglio fare analisi in casa d’altri: cercano di capire se fare le primarie, se tra quelle 2-4 figure ce ne sia una più aggregativa. Presumo stiano ragionando. Noi siamo partiti in anticipo perché c’è coesione”. L’esponente reatina di Fratelli d’Italia (è coordinatrice cittadina) guarda anche alle prossime elezioni al Quirinale: “Berlusconi non mi dispiacerebbe come Presidente della Repubblica. Ha dimostrato di avere una bella testa”.
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