(da comunicato dei Carabinieri) I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cittaducale hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Rieti due persone per ricettazione. Tramite l’utilizzo di inserzioni su noti siti di vendita on-line, i due uomini, originari uno di Rieti e l’altro di Cittaducale, incensurati e insospettabili, hanno posto in vendita un escavatore rubato la scorsa estate a Barletta. Il mezzo, asportato unitamente ad altri veicoli presso un cantiere in Puglia lo scorso luglio, era apparso in vendita on-line nel mese di novembre, con un annuncio che conduceva ad una s.r.l. specializzata nella rivendita di mezzi d’opera.
Il veicolo, un Caterpillar cingolato modello 302, era stato rimesso in vendita con tanto di dettagliate fotografie, come mezzo usato, ad un prezzo di 18.900 euro, visibile solo su appuntamento e previo contatto con i commercianti. Le ulteriori indagini hanno permesso d’individuare la rotta percorsa dal mezzo d’opera, che, dopo il furto, era stato immediatamente portato via dall’Italia e trasportato in Romania e da lì nuovamente commercializzato in rete anche nel nostro Paese. I due rivenditori dovranno ora rispondere del reato di ricettazione.
PRECISAZIONE E RICHIESTA DI RETTIFICA
Con riferimento alla notizia pubblicata oggi da alcuni organi di stampa avente ad oggetto la circostanza secondo cui due soggetti esercenti attività commerciale avrebbero messo in vendita a mezzo internet un escavatore rubato, si precisa ed evidenzia quanto segue:
- ) – Gravissima, innanzitutto, appare la violazione del segreto isrtuttorio, per il quale gli indagati si riservano di adire la competente magistratura affinché accerti come una tale notizia sia potuta trapelare dagli ambienti della polizia giudiziaria. A tal Proposito, difatti, si evidenzia che la vicenda origina da una denunzia – querela contro ignoti risalente alla fine di luglio di quest’anno e che unico atto ufficiale, anch’esso soggetto a segreto istruttorio, è stato un decreto di perquisizione presso il domicilio dei due indagati del 09 novembre. Dalla esecuzione dello stesso emerge già chiara la totale estraneità ai fatti dei medesimi: posto in essere difatti dai CC di Cittaducale in data 27.11, lo stesso NON VENIVA NEMMENO EFFETTUATO e ciò sulla scorta delle dichiarazioni spontanee degli indagati
- ) – Circa poi le notizie riportate, le stesse appaiono del tutto erronee, diffamatorie e gravemente distorte rispetto alla realtà dei fatti. Gli indagati esercitano infatti, tramite la loro società, mera attività di intermediazione (e non già, in nessun caso, di compravendita) di mezzi movimento terra sulla bacheca del proprio sito on line e dei profili social. L’esercizio di tale attività avviene tramite pubblicazione di foto dei mezzi che vengono trasmesse a tale società da aziende o privati affinchè li esponga sulle bacheche perchè gli stessi possano poi essere acquistati. LA SOCIETA’ DEGLI INDAGATI IN NESSUN CASO ACQUISTA NE’ VENDE DETTI MEZZI, svolgendo esclusiva attività di tramite;
- ) – in merito al mezzo oggetto di indagine, si precisa quanto segue: nel mese di luglio foto del medesimo venivano inviate – come centinaia di altre – alla società degli indagati che, come da prassi, provvedeva a pubblicarle. Pare poi che tale mezzo sia stato riconosciuto tramite dette foto dal denunziante ma il Caterpillar oggetto di indagine – cingolato mod. 302 – riportava matricola del tutto diversa da quella denunciata quale provento di furto né, ove fosse stato effettivamente quello il mezzo oggetto di reato, sarebbe stato in alcun modo possibile accertarne l’effettiva ricondicibilità alla denuncia. Appare poi sinceramente inverosimile che si ponga in vendita un mezzo rubato pur conoscendone la provenienza furtiva sul proprio sito e sulle pagine social, con espozione al vasto pubblico internet!
- ) – Circa poi la rivendita del mezzo in Romania si precisa che, all’esito del primo accesso delle forze dell’ordine rumene presso la nota concessionaria ove lo stesso sarebbe stato esposto, detta società ha immediatamente provveduto mio tramite a presentare querela contro ignoti evidenziando di non aver mai avuto nulla a che fare con il mezzo e la matricola oggetto di indagine.
F.to Il difensore
Avv. Francesco Saverio Pasquetti
Foto: RietiLife ©