In merito allo stato di abbandono dell’ex Istituto per la Cerealicoltura “Nazareno Strampelli” di Rieti, dopo la protesta di questo Comitato Cittadino, si registra l’intervento dell’Amministrazione Comunale per una generica ripulitura delle aree attinenti il complesso edilizio. Lo scrive il Comitato stesso.
Nello stabile, che recentemente ha perso la titolarità di Istituto d Ricerca, negli anni venti-trenta del secolo scorso, il grande genetista Nazareno Strampelli, supportato dal Principe Lodovico Spada Veralli Potenziani, attraverso studi e ricerche, elaborò e produsse centinaia di qualità di grani ancora oggi coltivate in più parti del mondo. Ne sono testimonianza le decine di anfore vitree sistemate al primo piano dell’edificio di Campomoro che lo stesso scienziato volle fosse di proprietà del Comune.
A proposito di questo stabile, cittadini di Rieti vorrebbero sapere dall’assessore comunale, Claudio Valentini, se il CREA (Centro Ricerche Economia Agricola), abbia provveduto a riparare i danni subiti dal fabbricato a seguito delle scosse telluriche del 2016.- Si ricorda a proposito che il CREA ha già riscosso da tempo dall’Assicurazione, dietro delega del comune, legittimo proprietario dello stabile, la somma di risarcimento danni valutata dall’assicurazione in 360.000 euro.- In caso contrario è democraticamente corretto che l’assessore Valentini faccia sapere se, per conto del Comune, abbia fatto giusta richiesta della somma perché l’’amministrazione comunale possa direttamente provvedere ad effettuare i lavori di ripristino dello stabile. Si tratta di lavori indispensabili per far tornare l’edificio alla fruibilità dei cittadini e dei visitatori. Così conclude il Comitato.
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