“Da sempre abbiamo sostenuto che se davvero Rieti vuole avere un futuro di sviluppo non si può prescindere da una vera Università, legata al territorio e attrattiva verso l’esterno, con numeri ben più importanti di quelli avuti finora. Dopo le grandi polemiche di qualche tempo fa, l’attenzione sull’Università reatina sembra essere scemata e questo, a nostro avviso, non è affatto un bene. Nell’epoca di grandi stravolgimenti che viviamo, e con una massa di fondi ed occasioni di ripensamento del futuro dei territori, con cui tutto il Paese avrà a che fare nei prossimi anni post-pandemia, il momento di prendere ‘il toro per le corna’ è adesso!”: lo dice Ivano Paggi, del Psi Rieti.
“Per farlo concretamente, lontano dal solito inconcludente chiacchiericcio, abbiamo bisogno che diventino realtà le pur belle enunciazioni alle quali abbiamo assistito nel recente passato, a partire dal trasferimento della sede dell’Università reatina nel centro storico della Città (Palazzo Aluffi). Non è necessario ricordare quali e quanti benefici ciò determinerebbe – dal rianimare un centro storico ormai asfittico all’assegnare finalmente una sede prestigiosa e riconoscibile ad un’istituzione che deve essere considerata importante – ma ad oggi le promesse dell’Amministrazione Provinciale e di quella Comunale sull’apertura di Palazzo Aluffi, in via Cintia, rimangono ancora tali. Eppure gli annunci dell’imminente trasferimento della Sabina Universitas non sono mancati, ma ogni volta purtroppo, il termine è stato continuamente rinviato. Ad oggi ancora non si sa quando effettivamente gli studenti e gli uffici dell’Università potranno trovare degna ospitalità nel centro della Città. E’ degli ultimi giorni poi l’annuncio dell’onorevole Fabio Melilli circa l’arrivo a Rieti della Facoltà di Medicina, probabilmente succursale della prestigiosa “La Sapienza” di Roma. Piacevole notizia, ma non vorremmo, e siamo sicuri conoscendo la serietà dell’esponente del PD che non sarà cosi, che anche questa straordinaria ipotesi rimanga tale. Lo stesso discorso vale per il Campus universitario che ha annunciato il Partito Democratico, dovrebbe sorgere nell’attuale struttura del De Lellis una volta che sarà costruito il nuovo Ospedale nelle vicinanze. Sarebbe davvero una svolta per Rieti ma anche in questo caso, chi ha il potere di farlo è bene che metta sul tavolo, nero su bianco, tutte le garanzie di realizzazione di questo importante e ambizioso obiettivo perché conoscendo i tempi lunghi del nostro Paese, non vorremmo che anche il nuovo Ospedale, atteso e assolutamente necessario per il territorio, possa incappare nelle infinite pastoie burocratiche italiane. Infine, ricordando il nostro costante impegno nel mantenere alta l’attenzione sull’Università e collegandoci ai ragionamenti appena accennati, vogliamo lanciare, come sempre, delle proposte: è abbastanza chiaro a tutti che Rieti deve ritagliarsi un ruolo primario nell’Italia centrale come Città del benessere e dello Sport, perché non tentare, proprio insieme alla facoltà di medicina, di aprire una facoltà di Scienze Motorie? Sarebbe il completamento di un cerchio per una Città che della qualità della vita e dello sport, può farsi vanto e che soprattutto potrà spendere queste caratteristiche nella competizione dei prossimi anni. Oltretutto, dopo decenni di attesa, dovrebbe concretizzarsi l’introduzione dell’educazione motoria alle elementari, affidata finalmente a docenti specializzati. In questo campo una vera e propria rivoluzione sulla quale Rieti potrebbe ritagliarsi un piccolo ma significativo ruolo. L’appello, rivolto in primis alle istituzioni e poi alla Città intera, è quello di lavorare sin da subito su queste ipotesi” conclude Paggi
Foto: RietiLife ©