Foto: Provincia di Rieti ©
Si è tenuta nella mattinata di oggi presso la sala consiliare della Provincia di Rieti la presentazione del piano di ampliamento della Salaria alla presenza del Presidente della Provincia, Mariano Calisse, e dei sindaci dei comuni che affacciano sul tratto interessato della Salaria dal km 56+000 al km 70+800 tra Ponte Buita e San Giovanni Reatino. Il commissario Fulvio Maria Soccodato ha presentato il progetto di realizzazione dell’ampliamento della statale Salaria.
Il presidente Calisse, nel fare gli onori di casa, ha detto ai presenti: “Sono passati quasi due anni da quando si è organizzata una riunione per far fronte a questo problema della Salaria che non poteva più avere rinvii. Oggi, lo posso dire, è una bellissima giornata per l’intera provincia di Rieti ma è una bellissima giornata anche per la politica che riacquista e deve riacquistare la fiducia da parte della cittadinanza perché siamo riusciti ad inserire il progetto di miglioramento della SS4 tra le opere commissariate a livello nazionale. I progetti, dal mio punto di vista, li fanno le persone e aver individuato come commissario Soccodato è stata una mossa vincente. L’obiettivo che ci siamo posti è stato quello di raddoppiare la Salaria e ora ci siamo, perché questo che presentiamo oggi è il progetto definitivo. L’interesse di un’opera di questo genere supera e va oltre quello delle singole comunità perché migliorerà e modificherà la vita sociale dell’intero territorio in meglio, i benefici saranno evidenti a tutta la provincia di Rieti. Benefici che sono ancora oggi non pienamente misurabili in termini di risultati positivi ma lo saranno presto, perché ampliare la Salaria significa anche ripensare a tutto il sistema viario provinciale. Come Ente Provincia siamo e saremo a disposizione per aiutare la struttura commissariale a tessere i rapporti con i territori. Nonostante quello che stiamo vivendo sia un periodo complesso, perché siamo ancora dentro la pandemia, portiamo avanti dei lavori strategici. La pandemia ha stravolto i territori e Rieti ne ha risentito di gran lunga perché stava ancora rialzando la testa dopo il sisma e quello che ho apprezzato molto della struttura commissariale è stato il basso profilo tenuto per poi far parlare i fatti. Voglio ringraziare soprattutto l’onorevole Fabio Melilli, sempre per ricordare che le opere e i progetti li fanno le persone, perché nel corso delle varie legislature Melilli è stato la figura di raccordo per poter arrivare poi alla realizzazione di questo progetto definitivo e per arrivare poi alla cantieristica, il progetto nasce dalla condivisione e non dalla divisione. Tra pochi mesi faremo vedere che sapremo portare a terra questi finanziamenti e far iniziare i lavori”.
Il commissario Fulvio Maria Soccodato, nel corso dell’intervento ha spiegato che “Il piano commissariale, che si sta costruendo per mettere a terra velocemente tutti gli interventi con l’obiettivo di portare a 4 corsie la Salaria tra Ponte Buita e San Giovanni Reatino, ha come obiettivo la riduzione dei tempi di percorrenza tra Rieti e la Capitale. Il collegamento Roma Rieti è un intervento necessario per rendere la Salaria un’arteria primaria a 4 corsie. Gli interventi sono già inseriti nella progettazione ministeriale, e quello che, come struttura commissariale, dobbiamo fare è realizzare velocemente questi lavori. Il piano complessivo si compone di 60 interventi lungo la Roma-Ascoli per un valore di investimento di 1,3 miliardi e che terrà impegnati per 64 mesi. Nello specifico nel tratto Salaria tra Ponte Buita e San Giovanni Reatino abbiamo tre obiettivi: migliorare sicurezza stradale, migliorare i tempi di percorrenza e affidabilità e migliorare la qualità di collegamento. Trasformare la salaria da extraurbana secondaria a principale significa anche rendere più sicuro e più fluido il percorso: stiamo parlando di un lavoro di 14km con la realizzazione anche di nuova galleria di 300 metri nonché di 4 svincoli stradali a livelli sfalsati. La sfida è quella di una realizzazione accelerata dell’intervento puntando a tagliare di circa 30 mesi il cronoprogramma (manderemo opera da 300 milioni di euro in lavorazione entro il 2022, quindi ad un anno da oggi) e punteremo a finirli entro dicembre 2026”.