Nel 2020 il numero di lavoratori pubblici con almeno una giornata retribuita nell’anno è di 3.678.999 (+2,5% rispetto al 2019), con una retribuzione media di 32.222 euro e una media di 278 giornate retribuite. La Scuola assomma il 39,2% dei lavoratori, seguita dal Servizio Sanitario con il 19,5%, dalle Amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni) con il 15,6% e dalle Forze Armate, Corpi di polizia e Vigili del Fuoco con il 14,0%.
I lavoratori pubblici con contratto a tempo indeterminato nel 2020 sono stati 3.083.087, circa l’84% del totale, con una retribuzione media annua di euro 35.883 e 301 giornate medie retribuite.
I lavoratori maschi rappresentano il 39,9% della distribuzione nel complesso; rispetto alle classi di età, si osserva che solo nella classe da 20 a 24 anni i maschi sono prevalenti con quote pari al 53%. Nelle classi di età tra 25 e 64 anni il divario per genere si accentua con una netta prevalenza delle femmine a quota 60%. La retribuzione media annua nel 2020, pari a 32.222 euro nel complesso, risulta molto differenziata sia per età sia per genere. In particolare, aumenta al crescere dell’età ed è costantemente più alta per il genere maschile (38.196 euro contro 28.258 euro per le femmine nel totale).
Nel 2020, il 23,9% dei lavoratori pubblici era collocato nelle regioni nel Centro; a seguire le regioni del Nord-ovest con il 23,0%, il Sud con il 21,7%, il Nord-est con il 19,9% e le Isole con l’11,5%. Le retribuzioni medie nel 2020 presentano i valori più bassi nelle due ripartizioni del Nord: rispettivamente 31.202 euro nel Nord-ovest e 31.287 nel Nord-est.
Foto: RietiLife ©