L’archivio di Pietro Dohrn sarà custodito dalla Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile. E’ stato perfezionato nei giorni scorsi l’atto di donazione con il quale gli eredi della famiglia Dohrn-Passalacqua hanno deciso di donare il vasto archivio di Pietro Dohrn alla Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile, all’interno della quale egli ha vissuto dagli danni ’70 del ‘900 fino alla sua morte avvenuta nel 2007.
Si tratta di un archivio importante, sicuramente di livello internazionale, che custodisce i documenti della lunga attività di Pietro Dohrn a cominciare dal suo lavoro di ricercatore prima e poi di direttore della Stazione zoologica di Napoli fondata dal nonno, il grande scienziato Anton Dohrn, amico e seguace delle teorie di Darwin. E’ in questa veste che Pietro Dohrn ebbe rapporti con una quantità enorme di scienziati di tutto il mondo ma anche di grandi personaggi italiani come Benedetto Croce, amico di famiglia e che egli ebbe in cura come medico di fiducia. Lo stesso Croce ebbe un ruolo fondamentale nella vita dell’Istituto zoologico diretto da Dohrn e furono fondamentali i suoi interventi e le sue proposte in proposito al Senato. A riordinare l’archivio sarà Roberto Lorenzetti, amico personale di Pietro Dohrn e di sua moglie Paola Passalacqua, direttore fino a qualche mese fa dell’Archivio di Stato di Rieti, artefice di questo felice connubio tra la Riserva Naturale e gli eredi dello studioso scomparso.
Il carteggio sarà custodito presso il centro visite di Ripasottile che la Riserva si accinge a ristrutturare per assicurare adeguata centralità ai reperti di archivio; l’Archivio di Stato ha provveduto a fornire i contenitori adeguati alla conservazione documentale del carteggio. Il lavoro è appena iniziato ma sta già emergendo una grande quantità di documenti di rilievo come quella relativa al M.A.M.B.O Mediterranean Associatrion for marine biology e Oceanology che Pietro Dohrn fondò nel 1964 e alla quale collaborarono centinaia di scienziati di tutto il mondo. Per dare una misura del valore scientifico di questa pagina di storia è sufficiente ricordare che nei laboratori di Napoli hanno operato attivamente ben 19 premi Nobel. L’archivio contiene anche molto materiale relativo al territorio reatino a cominciare dal notevole lavoro fatto da Pietro Dohrn per reintrodurre la coltura del farro nella pianura reatina, ma anche su tantissimi altri aspetti relativi alla nascita della Riserva dei Laghi e ai temi ambientali locali. Il riordino dell’archivio e le iniziative che la Riserva dei Laghi sta già programmando saranno l’occasione per far conoscere meglio questo personaggio e di mettere a disposizione del mondo della ricerca un prezioso nucleo di documenti tutto da esplorare.
Foto: Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile ©