Domenica 14 novembre ricorre la quinta Giornata Mondiale dei Poveri, istituita da Papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia. A dare la direzione all’evento saranno le parole di Gesù riportate dal Vangelo di Marco (14,7), I poveri li avete sempre con voi, scelte dal Pontefice come titolo e tema del Messaggio per la giornata, diffuso lo scorso 13 giugno. A partire da questo spunto, la Caritas diocesana e gli uffici pastorali dell’area caritativa hanno pensato di estendere la riflessione e l’attenzione verso i poveri – con uno sguardo attento alle cosiddette “nuove povertà” – sul lungo periodo, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità ecclesiale e la società civile verso un cambio di prospettiva, che non legga la povertà come un problema, ma come parte della vita di ciascuno. In occasione delle celebrazioni di domenica 14 novembre le parrocchie sono invitate a leggere un messaggio che sarà inviato ai fedeli dal vescovo Pompili. Lo stesso giorno, nella chiesa di Santa Barbara in Agro in Rieti, alle ore 18, il vescovo Domenico presiederà la Santa Messa alla quale sono chiamati a partecipare quanti sono impegnati nelle parrocchie della diocesi come operatori della carità, insieme alle persone coinvolte nel volontariato civile a sostegno dei più fragili e i beneficiari di queste attività.
Martedì 16 novembre, dalle ore 10 presso l’auditorium Santa Scolastica di Rieti, avrà poi luogo un evento formativo su “Migrazioni e tratta delle donne”, promosso dall’Ufficio diocesano Problemi sociali e Lavoro per porre l’accento su un particolare aspetto di “nuova povertà”. Seguirà l’impegno dei direttori degli uffici diocesani dell’area caritativa a redarre lettere che pongano l’accento sulle diverse fragilità del territorio, come sono quelle sanitarie, alimentari, relazionali e di integrazione. Tali messaggi saranno pubblicati sui media diocesani e letti nelle parrocchie l’ultima domenica di ogni mese: oltre a offrire informazioni sulla situazione locale e a dare conto delle azioni intraprese dalle realtà diocesane per alleviare il disagio dei poveri, saranno anche un invito alla partecipazione di tutti ad azioni e momenti di riflessione che aiutino a non distogliere lo sguardo dalla sofferenza, dalla paura e dall’angoscia di tanti, ma a rispondere con concreti gesti d’amore e comprensione.
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