“Continua l’impegno della Regione Lazio in favore dei Lavoratori Socialmente Utili. Le misure attuate per assicurare a queste persone un futuro dignitoso e sicuro stanno funzionando. Dal 2013 a oggi il bacino degli assistiti è passato da 1.334 a 135 e nel corso del 2021 abbiamo garantito 18 fuoriuscite e 14 assunzioni amministrazioni locali della nostra Regione”. Così in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti in occasione dell’approvazione della delibera di Giunta sulle nuove misure per sostenere lo svuotamento del bacino degli LSU.
Le risorse serviranno per erogare incentivi alle amministrazioni locali affinché procedano alla stabilizzazione contrattuale a tempo indeterminato, misura sostenuta da uno stanziamento complessivo di circa 4,1 milioni di euro per l’anno 2021 e che, per il caso singolo, può arrivare a un massimo di 60 mila euro. Parallelamente, con una dotazione di 2,3 milioni di euro per l’anno 2021, la Regione Lazio sosterrà economicamente coloro che percorreranno la strada della fuoriuscita volontaria dal bacino, una scelta che per il singolo può arrivare a un massimo di 55 mila euro. Prosegue anche l’onere economico a sostenere le indennità mensili dei lavoratori socialmente utili che operano attualmente.
“Abbiamo preso un impegno molto importante già nel 2013, quello di aiutare questi lavoratori che vivevano una situazione complicata a livello professionale e sociale, una categoria fragile che vogliamo continuare a supportare visto lo scenario economico attuale, pesantemente condizionato dagli effetti della crisi pandemica e in cui, chi ha minori competenze, rischia di non farcela. Con i 1.334 lavoratori LSU, al contrario, abbiamo affermato il loro diritto a vivere una vita dignitosa e più libera, dando una risposta al tema economico, sociale e occupazionale”, spiega l’assessore regionale al Lavoro e Nuovi diritti, Claudio Di Berardino.
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