Sacrificio, amor di patria, riscatto e soprattutto un grande messaggio di pace, di dialogo e rispetto tra i popoli, per ritrovare quell’unità nazionale che fu il cemento di tutti gli italiani in occasione del famoso viaggio del Milite Ignoto da Aquileia a Roma e che oggi deve essere il nuovo alimento per ripartire dopo la pandemia.
Questo il messaggio che parte da Amatrice, terra colpita dal sisma, che ha onorato i propri caduti, durante il primo conflitto mondiale, oltre 100, conferendo la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto “per stabilire un ponte ideale – ha dichiarato il sindaco Giorgio Cortellesi – tra passato, memoria collettiva e futuro, l’obiettivo di una ricostruzione che oltre ad essere fisica dovrà essere morale, culturale e sociale”.
Il prestigioso conferimento, stabilito con delibera del Consiglio comunale, il 14 aprile scorso, è stato ufficializzato in occasione del centenario della sua traslazione, durante l’incontro organizzato dal CAI-sezione di Amatrice, che ha visto la presentazione del libro “Devoti all’Italia 1915-19”, Amatrice nella Grande guerra, e l’inaugurazione della mostra “alla ricerca del Milite Ignoto”.
Foto: Comune Amatrice ©