“In Italia la media di strade intitolate a donne va dal 3 al 6% (in prevalenza madonne e sante), mentre quella delle strade dedicate agli uomini si aggira sul 40%. A Fara in Sabina le statistiche subiscono un brusco calo: le vie dedicate a donne sono soltanto il 2% del totale, per le sante, madonne e beate il tasso sale al 5%”: lo dice il Pd di Fara Sabina.
“Se è vero che la città è lo specchio della storia, la mancanza di nomi di donne nella toponomastica dimostra fino a che punto si sia spinta l’esclusione delle donne dalla storia e dalla sua narrazione ufficiale. Siamo convinti che sanare il disequilibrio di genere significhi agire su tutti i piani. Intervenire sulla toponomastica non è una questione puramente “formale”: è la richiesta concreta di costruire una memoria collettiva. Aderendo alla campagna di Toponomastica femminile, abbiamo deciso di protocollare un ordine del giorno, da discutere al prossimo consiglio comunale, per chiedere l’avvio un percorso, chiamato ?????? ?? ?????, che ha lo scopo di incrementare gradualmente negli anni a venire il numero delle vie, piazze, monumenti dedicati a donne. Leonilde Bonanni e Luisa Turchetti, le uniche due donne uccise nell’eccidio di Canneto, sono i due nomi che abbiamo proposto come punto di inizio di questa campagna, perché il loro ricordo sia per sempre legato al territorio e alla nostra memoria” conclude il Pd.
Foto: Pd Fara ©