“La ricostruzione si sta avviando, ora come amministratori, dobbiamo essere bravi a realizzare progetti in linea con i perimetri stabiliti dal Recovery Plan. Tra i nostri primi progetti, il Bio-distretto, poi la telemedicina, la messa in rete dei ristoratori amatriciani. A Roma ne contiamo ben 108. Si tratta di valorizzare e universalizzare il Brand-Amatrice”. Questo ha dichiarato Giorgio Cortellesi, sindaco di Amatrice, intervenendo al Convegno “Il Sisma 2016 del Centro-Italia, 5 anni dopo”, che si è tenuto oggi a Camerino, organizzato dall’Anci.
“Amatrice – ha continuato Cortellesi – deve uscire dalla emergenza permanente che l’affligge dal terremoto in poi. E questo presuppone un salto di qualità collettivo. Ad esempio, c’è stata tanta solidarietà da parte del popolo italiano, solidarietà che continua tuttora, la domenica i nostri ristoranti ed esercizi commerciali sono pieni di gente, di visitatori che ci onorano; ma nel contempo, l’eccesso di solidarietà ha prodotto all’opposto, una mentalità sbagliata: troppe persone stentano a ripartire, chiedono soltanto. Ecco, la ricostruzione non deve essere solo fisica, ma anche sociale, morale, culturale. Basata sull’ attività, l’imprenditorialità, la partecipazione, la proposta, le idee. Non sull’assistenzialismo”.
Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, i governatori dell’Umbria, Abruzzo e Marche (Tesei, Marsilio, Acquaroli, per il Lazio l’assessore Claudio di Berardino), il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, il capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e tutti i sindaci del cratere.
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