Sostegno alle famiglie con percorsi di assistenza alle donne in gravidanza e ai neogenitori, e di contrasto alla dispersione scolastica sono alcune delle attività dei Centri per la famiglia che saranno finanziate dalla Regione Lazio con un contributo di oltre 2,2 milioni di euro per le annualità 2022 e 2023, approvato con delibera di Giunta. Con il finanziamento inoltre saranno attivati 12 nuovi Centri che andranno ad ampliare e rafforzare la rete dei servizi su tutto il territorio.
Con i fondi regionali saranno promosse infatti diverse tipologie di intervento rivolte alle famiglie, tra queste ci sono percorsi di orientamento, ascolto e accoglienza; sportelli di mediazione linguistica e culturale per le famiglie migranti e promozione dell’apprendimento dei più piccoli, come ad esempio il doposcuola per contrastare il fenomeno della dispersione. Inoltre, verranno anche incentivati interventi volti alla prevenzione del maltrattamento e di contrasto al disagio di bambini e ragazzi. I nuovi 12 centri, finanziati dalla Regione, saranno individuati con un avviso riservato ai distretti sociosanitari e ai Municipi di Roma Capitale. I Distretti sociosanitari e i Municipi di Roma Capitale potranno partecipare all’avviso in collaborazione con Enti del terzo settore e dovranno impegnarsi a mettere a disposizione i locali idonei all’accoglienza del centro e alla erogazione dei servizi.
“Con questo atto andiamo a promuovere il modello regionale dei Centri per la famiglia che risulta essere un punto di riferimento territoriale per i nuclei familiari, che possono essere accolti e ascoltati da personale qualificato in grado di offrire informazioni e orientamento ai vari servizi” – commenta l’assessore alle Politiche Sociali Welfare, Beni Comuni e ASP Alessandra Troncarelli -. Siamo consapevoli che la pandemia ha acuito le vulnerabilità già presenti ed è per questo che abbiamo deciso di intervenire per non lasciare indietro nessuno e fare in modo che la ripartenza possa riguardare tutti i cittadini del Lazio, a partire dalle famiglie e dai minori. Con lo stanziamento e la programmazione di queste risorse – conclude Troncarelli -, vogliamo da un lato consolidare i centri già attivati sul territorio regionale, rimodulando le prestazioni offerte per rispondere agli insorgenti bisogni e necessità, dall’altro ampliare la rete dei centri, garantendone una distribuzione quanto più possibile uniforme sul territorio e consentire universalità ed equità di accesso ai servizi”.
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