(di Martina Grillotti) È passato quasi un anno dalla morte della vittima più giovane per Covid nel Reatino. Si tratta di Aldo, aveva 38 anni. È morto al De Lellis il 29 ottobre 2020 dopo essere stato ricoverato in Terapia Intensiva per qualche giorno. A tutt’oggi, però, la famiglia non si dà pace: “La morte di Aldo è ancora avvolta da dubbi – racconta a RietiLife il fratello Sergio – a quasi un anno dalla sua scomparsa non abbiamo ricevuto il responso dell’autopsia, assurdo morire a 38 anni senza patologie”.
“Abbiamo chiesto – spiega Sergio – di avere un’autopsia perché la sua morte non ci convinceva, generalmente ci vogliono un paio di mesi per avere un responso e invece dopo un anno siamo ancora in attesa che la Procura ci faccia sapere”. La famiglia ha pensato così di rivolgersi ad un avvocato: “I solleciti sono continui ma nessuno risponde e quelle carte, necessarie anche per una serie di questioni assicurative utili per garantire tranquillità a suo figlio, non sono mai arrivate. Ad oggi io non so ancora di cosa sia morto mio fratello. A chi altro dobbiamo rivolgerci? Non ne possiamo più!”.
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