(ch.di.) Rieti è la patria dell’Atletica. Lo certifica, per l’ennesimo anno, l’Indice di Sportività pubblicato da Il Sole 24 Ore (QUI LE CLASSIFICHE COMPLETE). Nessuno come la nostra città: Rieti è davanti (con distacco) a Lecco, Pordenone, Livorno e Bergamo. Primo posto e unico podio per il Reatino nello storico studio del giornale economico. Una grande risultato nell’anno d’oro dell’atletica azzurra, con i 5 ori vinti a Tokyo tra 100, 4×100, marcia e alto.
Il lavoro della Studentesca Rieti “Andrea Milardi” e del mondo che gira intorno all’atletica, premia ancora la città e la spedisce in alto: contribuiscono i giovani cresciuti e diventati professionisti dello sport arrivando nei gruppi sportivi, gli eventi nazionali (solo quest’anno due campionati italiani) e internazionali (gli Europei U18 cancellati dalla EA per la pandemia) organizzati al Guidobaldi, i risultati a livello giovanile (ieri lo scudetto U18 degli Allievi, due settimane fa le U23, ultimi di una lunga scia di successi). E poi i tesserati record e tutti coloro che contribuiscono a far girare la macchina perfettamente, tra le mille difficoltà del tempo. Contribuisce, ovviamente, anche una struttura all’altezza come il Guidobaldi. In casa Studentesca si spettava questa indagine da tempo: grande la soddisfazione per l’ennesima conferma del lavoro fatto in ambito locale e nazionale.
Ma Rieti come si piazza nell’Indice di Sportività? In generale, è 67esima, in risalita. Oltre all’atletica non ci sono podi, ma un buon posizionamento (26esima) c’è nel parametro Sport outdoor; 42esima per lo sport femminile, 50esima per atlete donne alle Olimpiadi di Tokyo, 78esima con i maschi ma 16esima per le paralimpiadi (Monica Contrafatto, a medaglia anche lei a Tokyo è un’atleta della Studentesca). Rieti 35esima per attrattività di grandi eventi italiani e internazionali, ma solo 93esima per calcio dilettanti. Il basket spedisce Rieti al 21esimo posto; 45esima per il rugby ma 78esima in generale per club dilettanti.
L’Indice di sportività 2021, giunto all’edizione n. 15, è calcolato su 36 indicatori suddivisi in quattro categorie. Invariata la metodologia rispetto allo scorso anno, ci sono invece cinque nuovi indicatori: tre relativi ai risultati di Tokyo (maschili, femminili e paralimpici) e uno ai luoghi di nascita degli azzurri ai Giochi dal 2000 a oggi, più uno riguardante le discipline sportive associate. I quattro indicatori del 2020 relativi all’impatto della pandemia sullo sport sono stati assemblati in un unico indice che va letto “al contrario”. Data la ridotta attività, non si è considerata la voce “Amatori e Master”. Infine sono state unificate storia e cultura sportiva. Varese, Trento e Genova le città più sportive. QUI LE CLASSIFICHE COMPLETE
Foto: Riccardo FABI ©