È partita il 25 settembre e si concluderà il prossimo 3 ottobre la tradizionale Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione, promossa dall’ABI – Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, con il patrocinio del Ministero della Transazione Ecologica. Anbi Lazio, tramite la presidente Sonia Ricci ed il direttore, Andrea Renna, ricorda gli scopi. “Obiettivo dell’iniziativa – spiegano – è quello di far conoscere il territorio e sensibilizzare tutti i cittadini, a partire dai più giovani, sull’importanza della sua manutenzione e salvaguardia anche dal punto di vista idrologico”.
Nella nostra regione, a macchia di leopardo, qualche iniziativa si concretizzerà proprio in questa direzione. Le nostre strutture sono aperte a visite guidate, programmate ed autorizzate secondo le norme anti Covid, per far ammirare i tanti impianti idrovori anche storici che il Lazio conserva in un patrimonio che ancora oggi riesce ad affascinare, dice Anbi.
Ogni anno cerchiamo di implementare anche questo tipo di manifestazioni con le quali arricchire il copioso programma nazionale. Anbi Lazio crede molto nella sinergia con consorziati e cittadini e dedica, in molte aree dove sono ubicate sedi e impianti, particolare attenzione alle attività con le scuole per far comprendere al meglio l’importanza di irrigazione e salvaguardia idrogeologica dei territori per garantire prodotti made in Lazio e reddito delle imprese e migliorare la sicurezza in contrasto ai cambiamenti climatici, aggiunge Anbi.
In questa direzione, terminata la riforma in atto, si è deciso recentemente dare ulteriore particolare impulso. Solo con un rapporto continuo si potrà concretizzare quel Patto per il Suolo utile a far comprendere che i Consorzi di Bonifica, anche nel Lazio, garantiscono servizi a cittadini e consorziati, grazie alle attività, silenziose e quotidiane ma indispensabili di tutti gli operai ed i tecnici, e non un mero pagamento.
Foto: ANBI ©